Maltempo e dissesto idrogeologico
La prima grande opera pubblica necessaria
al Paese è la prevenzione e la mitigazione
del rischio idrogeologico
Appello al Governo nazionale: “Fermando le
grandi opere inutili,
subito 10 miliardi per la messa in
sicurezza del territorio”
Cogliati Dezza, Delrio,
Mercalli, Tozzi, Borletti Buitoni, Iseppi, Freyrie, Sisti e
Graziano
i primi firmatari
“Via la TAV Torino-Lione ed ecco
5.623 milioni di euro; via l’autostrada Tirreno-Brennero ed eccone altri 1.430.
Cancellando anche la Orte-Mestre recuperiamo ben 1.428 milioni di euro mentre
rinunciando definitivamente al Ponte sullo Stretto possiamo ottenerne altri 250.
Aggiungiamo pure i 711 milioni previsti per la realizzazione dell’autostrada
Cisterna Valmontone e del corridoio autostradale Roma-Latina, e abbiamo ben
9.442 miliardi di euro da poter investire nella prima grande opera pubblica
necessaria al Paese: la prevenzione e la mitigazione del rischio idrogeologico”.
Con queste parole, il presidente di
Legambiente Vittorio Cogliati Dezza, ha illustrato l’appello che
Legambiente ha lanciato al Governo nazionale chiedendo di rinunciare ad
alcune grandi opere inutili per destinare le risorse recuperate agli interventi
per l’attuazione del Programma nazionale per la sicurezza e la manutenzione del
territorio proposto dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e
del mare.
Perché rinunciando ad alcune grandi opere dai
costi elevatissimi e dagli impatti ambientali enormi e scegliendo, invece, di
intervenire nella riqualificazione delle strade esistenti e nel potenziamento
delle ferrovie, si possono recuperare risorse necessarie e urgenti per la tutela
e la sicurezza del territorio.
“Vista l’entità degli investimenti necessari
e l’urgenza delle azioni da mettere in campo – si legge nell’appello - condividiamo e sosteniamo la proposta del
ministro dell’ambiente Corrado Clini alla Commissione Europea, di derogare al
patto di stabilità per la spesa
prevista per gli interventi di prevenzione e mitigazione del rischio
idrogeologico”.
Il territorio e i fiumi italiani hanno oggi
più che mai bisogno di una concreta ed efficace politica di tutela ambientale,
di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico e di un’alleanza di tutti
i soggetti portatori d’interesse: gli esperti, gli enti competenti, i soggetti
interessati a vario titolo e le amministrazioni locali, con l’obiettivo comune
di avanzare proposte d’intervento anche al fine di ottenere e indirizzare le
risorse necessarie. “Un’intesa
comune – spiega ancora Cogliati Dezza - su cui costruire un processo di
partecipazione e condivisione che individui tali interventi e ne garantisca una
corretta attuazione, con
l’obiettivo di coniugare la mitigazione del rischio idrogeologico con la tutela
ambientale”.
All’appello sul sito di Legambiente (http://www.legambiente.it/alluvioni-stop-opere-inutili-salvare-il-paese),
hanno già aderito:
Vittorio Cogliati Dezza, presidente Legambiente, Graziano Delrio, presidente Anci e
sindaco di Reggio Emilia, Luca Mercalli, climatologo e metereologo, Ilaria Borletti Buitoni,
presidente FAI, Franco
Iseppi, presidente TCI, Mario Tozzi, geologo CNR, Gianvito Graziano, presidente Ordine dei Geologi, Leopoldo Freyrie, presidente Consiglio
nazionale degli architetti, Andrea
Sisti, presidente Ordine nazionale dottori agronomi e
forestali
Opera pubblica
|
Fabbisogno (in milioni di euro)
|
Alta velocità Torino - Lione
|
5.623
|
Autostrada Tirreno - Brennero
|
1.430
|
Autostrada Orte – Mestre (nuova Romea)
|
1.428
|
Ponte sullo Stretto
|
250
|
Autostrada Cisterna- Valmontone e corridoio
autostradale Roma-Latina
|
711
|
totale
|
9.442
|
Elaborazione
Legambiente su dati ministero Infrastrutture
L’ufficio stampa: 0686268376 -99 -53
--
Milena Dominici
Capo ufficio stampa
Legambiente Onlus
Via Salaria 403
00199 Roma
tel. 06.86268376
cell. 349.0597187
www.legambiente.it
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