venerdì 16 novembre 2012

Fermiamo le grandi opere inultili per mettere in sicurezza il nostro territorio

   Comunicato stampa

Maltempo e dissesto idrogeologico

La prima grande opera pubblica necessaria al Paese è la prevenzione e la mitigazione
del rischio idrogeologico

Appello al Governo nazionale: “Fermando le grandi opere inutili,
subito 10 miliardi per la messa in sicurezza del territorio”

Cogliati Dezza, Delrio, Mercalli, Tozzi, Borletti Buitoni, Iseppi, Freyrie, Sisti e Graziano
i primi firmatari


“Via la TAV Torino-Lione ed ecco 5.623 milioni di euro; via l’autostrada Tirreno-Brennero ed eccone altri 1.430. Cancellando anche la Orte-Mestre recuperiamo ben 1.428 milioni di euro mentre rinunciando definitivamente al Ponte sullo Stretto possiamo ottenerne altri 250. Aggiungiamo pure i 711 milioni previsti per la realizzazione dell’autostrada Cisterna Valmontone e del corridoio autostradale Roma-Latina, e abbiamo ben 9.442 miliardi di euro da poter investire nella prima grande opera pubblica necessaria al Paese: la prevenzione e la mitigazione del rischio idrogeologico”.
Con queste parole, il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza, ha illustrato l’appello che Legambiente ha lanciato al Governo nazionale chiedendo di rinunciare ad alcune grandi opere inutili per destinare le risorse recuperate agli interventi per l’attuazione del Programma nazionale per la sicurezza e la manutenzione del territorio proposto dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.
Perché rinunciando ad alcune grandi opere dai costi elevatissimi e dagli impatti ambientali enormi e scegliendo, invece, di intervenire nella riqualificazione delle strade esistenti e nel potenziamento delle ferrovie, si possono recuperare risorse necessarie e urgenti per la tutela e la sicurezza del territorio.

“Vista l’entità degli investimenti necessari e l’urgenza delle azioni da mettere in campo – si legge nell’appello - condividiamo e sosteniamo la proposta del ministro dell’ambiente Corrado Clini alla Commissione Europea, di derogare al patto di stabilità per la spesa prevista per gli interventi di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico”.

Il territorio e i fiumi italiani hanno oggi più che mai bisogno di una concreta ed efficace politica di tutela ambientale, di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico e di un’alleanza di tutti i soggetti portatori d’interesse: gli esperti, gli enti competenti, i soggetti interessati a vario titolo e le amministrazioni locali, con l’obiettivo comune di avanzare proposte d’intervento anche al fine di ottenere e indirizzare le risorse necessarie. “Un’intesa comune – spiega ancora Cogliati Dezza - su cui costruire un processo di partecipazione e condivisione che individui tali interventi e ne garantisca una corretta attuazione, con l’obiettivo di coniugare la mitigazione del rischio idrogeologico con la tutela ambientale”.


All’appello sul sito di Legambiente (http://www.legambiente.it/alluvioni-stop-opere-inutili-salvare-il-paese), hanno già aderito:

Vittorio Cogliati Dezza, presidente Legambiente, Graziano Delrio, presidente Anci e sindaco di Reggio Emilia, Luca Mercalli, climatologo e metereologo, Ilaria Borletti Buitoni, presidente FAI, Franco Iseppi,  presidente TCI, Mario Tozzi, geologo CNR, Gianvito Graziano, presidente Ordine dei Geologi, Leopoldo Freyrie, presidente Consiglio nazionale degli architetti, Andrea Sisti, presidente Ordine nazionale dottori agronomi e forestali


Opera pubblica
Fabbisogno (in milioni di euro)
Alta velocità Torino - Lione
5.623
Autostrada Tirreno - Brennero
1.430
Autostrada Orte – Mestre (nuova Romea)
1.428
Ponte sullo Stretto
   250
Autostrada Cisterna- Valmontone e corridoio autostradale Roma-Latina
   711
totale
9.442
Elaborazione Legambiente su dati ministero Infrastrutture



L’ufficio stampa: 0686268376 -99 -53
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Milena Dominici
Capo ufficio stampa
Legambiente Onlus
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INVITO ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE DEL FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER L’ACQUA

INVITO ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE
DEL FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER L’ACQUA

ROMA, 24 e 25 NOVEMBRE

Sabato 24 e domenica 25 novembre 2012, a Roma, il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua terrà la propria assemblea nazionale.
Sarà un appuntamento molto importante, a distanza di un anno e mezzo dalla straordinaria vittoria referendaria, che ha rappresentato il più alto disconoscimento delle politiche liberiste pronunciato dall’intera società italiana.
Un anno e mezzo, durante il quale il movimento per l’acqua si è dovuto confrontare con fortissimi attacchi a tutti i livelli contro l’esito referendario e il voto democratico del Paese; e lo ha fatto, mettendo in campo mobilitazioni territoriali e manifestazioni nazionali, resistenze e proposte, campagne ed iniziative, dimostrando la persistenza e il radicamento del movimento per l’acqua e delle ragioni profonde della vittoria referendaria.
L’appuntamento di novembre vuole tracciare un primo bilancio di quanto fatto e proporre il rilancio dell’iniziativa territoriale e nazionale verso l’obiettivo della piena ripubblicizzazione del servizio idrico integrato e la sua gestione partecipativa degli abitanti, dei lavoratori e delle comunità locali.
Un rilancio che necessita, da una parte, di uno sguardo più profondo dentro la crisi economico-finanziaria, sociale, ambientale e di democrazia dentro cui siamo immersi e, dall’altra, di un rinnovato intreccio con tutti i movimenti in lotta per i beni comuni.
Proprio di questo vogliamo discutere dentro la nostra assemblea nazionale e vi proponiamo di farlo tutte e tutti assieme.
Vi vogliamo con noi non per spiegarvi ciò che abbiamo fatto o per ascoltare il racconto delle vostre esperienze, ma per confrontarci con forte vicinanza ed altrettanta intensità su quali siano i nessi e gli obiettivi che possiamo costruire assieme, per un’altra uscita dalla crisi e per un nuovo modello sociale che parta dalla riappropriazione collettiva dei beni comuni.
Per questo, non abbiamo pensato di invitare una o uno di voi che venga a fare un dibattito in “rappresentanza” dell’esperienza a cui appartiene. Questo lo abbiamo già fatto, è stato bello e utile.
Questa volta vi vogliamo tutte e tutti dentro ciascuna tappa dell’assemblea a socializzare i comuni saperi e ad intrecciare le analisi per capire meglio come proseguire assieme, rendendo più forti le lotte di ciascuno e costruendone di nuove da poter fare assieme.
Abbiamo alcuni nessi da proporvi - e saremo contenti se altri verranno da voi indicati - per capire assieme se farne terreno comune di iniziativa e di mobilitazione:
  1. vorremmo parlare con voi di finanza, per capire da un parte come combattere la finanziarizzazione che espropria i beni comuni e dall’altra come e dove trovare le risorse per garantire i beni comuni, il loro accesso universale, la loro conservazione;
  2. vorremmo parlare con voi di democrazia, per capire come superare il muro di gomma delle istituzioni di fronte alle mobilitazioni, ai conflitti e alle campagne per la riappropriazione sociale dei beni comuni; e per capire assieme come costruire esperienze reali di democrazia partecipativa;
  3. vorremmo parlare con voi di ambiente, per capire come costruire intrecci tra diritto alla qualità della vita e alla salute da una parte e riappropriazione collettiva del ciclo dei beni comuni dall’altra;
  4. vorremmo parlare con voi di lavoro per capire assieme come interconnettere i punti di vista dei cittadini in lotta per i beni comuni con quelli dei lavoratori dei servizi pubblici locali;
  5. vorremmo parlare con voi di Europa, per approfondire le analisi sulle politiche europee e capire come costruire reti internazionali di movimento che abbiano la dimensione continentale come proprio orizzonte dell’agire.
Come vedete, vogliamo parlare di molte cose con tutte e tutti voi.
E speriamo davvero che anche tutte e tutti voi abbiate la stessa necessità di farlo con noi.
Perché ci piacerebbe uscire dall’assemblea di novembre con la ricchezza di un confronto riuscito e con obiettivi condivisi di mobilitazione comune.
Perché vogliamo cambiare il mondo.

FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER L’ACQUA


Per informazioni e adesioni dalla provincia di vicenza scrivere all'indirizzo 

mercoledì 7 novembre 2012

Il tubo collettore che ora sfocia a C.Veneta viene prolungato fino a Sabbion?


08/04/2011

Accordo tra Acque Veronesi, consorzio Arica e comune di Cologna Veneta


Accordo tra Acque Veronesi, consorzio Arica e comune di Cologna Veneta. Risolto l’annoso problema del “tubo dei veleni”. In arrivo fondi per disinquinare e per ampliare la rete fognaria in vari comuni

Il collettore che nei decenni scorsi era noto come il “tubo dei veleni” adesso non solo non fa più paura ma addirittura potrà diventare fonte di importanti opere per il territorio della bassa veronese. E’ davvero significativo il cambio di prospettiva originato dalla collaborazione tra Acque Veronesi e Consorzio ARICA, in linea con gli indirizzi espressi nell’accordo di programma siglato nel 2008 che vede fra i firmatari, oltre al Comune, la Regione, le Province di Verona e Vicenza, le associazioni di categoria e ambientaliste e come beneficiario, per una parte importante, il territorio del Comune di Cologna Veneta. L’accordo prevede un monte investimenti di oltre 21 milioni di euro; soldi in parte già destinati ad un ampliamento e adeguamento dell’impianto di depurazione di Cologna Veneta, e previsti per il prolungamento del collettore ARICA fino a valle dell’abitato di Cologna Veneta ricomprendendo lo scarico del depuratore di Cologna Veneta, nonché per l’ampliamento delle reti fognarie nei Comuni di Pressana, Cologna Veneta e Zimella. A ciò si accompagna un approfondito monitoraggio dei sedimenti trasportati lungo il fiume Fratta, già iniziato a cura della Regione.
Per concretizzare quanto previsto nell’accordo, il sindaco di Cologna Veneta ha indetto un incontro lo scorso mercoledì 30 marzo fra Acque Veronesi, rappresentata dal presidente Anna Leso, ed ARICA, il Consorzio che si occupa della gestione del collettore, nella figura del presidente Antonio Fracasso. Un incontro nel quale sono state prese le prime decisioni operative. ARICA, che per questo sta ricercando i finanziamenti, si è impegnata ad eseguire, in contemporanea al prolungamento del collettore, alcune opere di adeguamento delle arginature del Fratta in località Sabbion e nell’area dell’impianto di Cologna Veneta. Su tali argini il Comune prevede anche di realizzare una pista ciclabile lungo il Fratta che colleghi l’abitato di località Sule con il centro del paese. Nell’insieme tali iniziative richiedono un importo complessivo di circa 12 milioni di euro.
“Spostare il punto di consegna dei reflui depurati a valle dell’immissione del canale irriguo LEB e del depuratore di Cologna Veneta - afferma Antonio Fracasso, presidente di ARICA – permetterà ai colognesi di tornare a fruire della bellezza del fiume Fratta da troppo tempo interessato dallo scarico del collettore il quale, ancorché qualitativamente a norma di legge, presenta un evidente impatto visivo”. Mentre il sindaco di Cologna Seghetto parla di “incontro decisivo che ha portato, in seguito ad un forte lavoro e ad una collaborazione fattiva, alla individuazione comune della soluzione di problemi che erano sul tappeto da anni”.
D’altro canto per Acque Veronesi l’impegno è di potenziare il depuratore di Cologna Veneta tenendo anche conto della nuova posizione dello scarico del collettore, a cui, una volta realizzato il prolungamento, confluirà i propri reflui depurati. A questo si aggiunga il collettamento di alcuni quartieri e lottizzazioni esistenti o in corso di realizzazione a Cologna Veneta, non ancora raggiunte dal servizio di fognatura oltre alla realizzazione di nuovi tratti di fognatura a servizio delle frazioni Sant’Andrea e San Sebastiano per un importo complessivo di 6 milioni di euro.
Per le opere in capo ad ARICA e ad Acque Veronesi già alcuni progetti sono pronti ed è in corso l’iter autorizzativo. “Si tratta – afferma Anna Leso, presidente di Acque Veronesi – di una serie di interventi importanti, perché contribuiscono a tutelare il territorio”

Riunione coordinamento ABC Vicenza



Riunione

COORDINAMENTO ACQUA BENE COMUNE VICENZA

  Mercoledì 7 novembre alle ore 20:45

presso



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ORDINE DEL GIORNO:

- VERTENZE TERRITORIALI - Chiampo, Bacchiglione, Brenta

ORGANIZZAZIONE INCONTRO PUBBLICO - 30 novembre Equobar Vicenza
CAMPAGNA DI RIPUBBLICIZZAZIONE DEI SERVIZI IDRICI -

PARTECIPAZIONE E CONTRIBUTO ASSEMBLEA NAZIONALE - Roma 24+25 novembre


varie ed eventuali