giovedì 31 ottobre 2013

Tre anni dalla grande alluvione a Vicenza del 31 ottobre 2010


A tre anni dalla grande alluvione. E in ogni caso la Regione non sta a guardare: “Siamo in procinto di realizzare i primi bacini di laminazione – dice dal canto suo l’assessore alla difesa del suolo Maurizio Conte – capaci di contenere 33 milioni di metri cubi d’acqua su 810 ettari con una spesa di 131 milioni di euro. Quello di Caldogno, a monte delle due rotte degli argini del Timonchio del 2010, che allagarono Cresole nella mattina dell’1 novembre, è pronto a partire, con lavori già consegnati il 21 ottobre scorso”.http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2013/10/31/news/tre-anni-fa-la-grande-alluvione-cosa-resta-da-fare-1.8025674

Ultimi valori dei perfluorati a Lonigo e dopo il convegno di Milano responsabile Sian ulss n 5





Dopo l'importante convegno di Milano sulle acque del Veneto inquinate da perfluorati postiamo qui il commento dell'assessore Franco Rebesan di Lonigo anche responsabile dello SIAN - Dice che hanno inviato la stessa nota, naturalmente cambiando la tabella con i dati sui campioni, ai Sindaci di Montecchio M., Brendola, Grancona, Sarego e Alonte.
In attesa dei valori guida del Ministero, che dovrebbero essere proposti entro fine anno, a Milano è stato detto che questi sono i Valori Guida più attendibili. Lo può confermare anche il Dr. Cordiano, che a Milano c'era. Personalmente pensa
che possiamo stare tranquilli per lo stato della nostra salute, dobbiamo invece insistere perché siano adottate tutte le misure e gli interventi per ridurre al minimo, meglio eliminare, queste sostanze e altre sostanze indesiderabili dall'acqua che beviamo.Negli allegati gli utlimi valori riscontrati a Lonigo

Concia in ripresa ma resta il nodo del gassificatore.


Concia in ripresa ma resta il nodo del gassificatore.
Ad Arzignano un importante assemblea sulla concia e come si vede nella foto dell'articolo del GdV ci sono anche i sindaci oltre agli imprenditori e agli studenti.ARZIGNANO. L'Unic ha illustrato il rapporto economico-ambientale. L'export sostiene il settore ed aumenta il fatturato Ma ora le aziende vogliono l'impianto per i fanghi.

Il settore della concia è in ripresa. Con criticità che rimangono significative, ma i segnali positivi dei primi sei mesi del 2013 portano a prospettive confortanti. I dati sono del rapporto di sostenibilità del comparto presentato ad Arzignano all'istituto scolastico “Galilei” dall'Unic, “Unione nazionale industria conciaria”, in un incontro, presenti i sindaci e i gestori degli impianti di depurazione, che è sfociato anche in un acceso dibattito sul gassificatore. Per quanto riguarda la situazione economica della concia, la produzione nazionale è in crescita del 4.1%, e così il fatturato del 5.4%, e le esportazioni, + 5.7%, in Veneto e nel distretto Ovest Vicentino. «È invece diminuita del 38% la cassa integrazione ordinaria rispetto al 2012 e questo è un altro segnale positivo» ha spiegato Giacomo Zorzi dell'Unic. Un settore all'avanguardia in cui aumentano le imprese certificate, oggi al 43%. Ma guardando al futuro del distretto, gli industriali chiedono in tempi rapidi la realizzazione dell'impianto di trattamento fanghi. O quanto meno il prototipo. È bastata la domanda di uno studente del “Galilei” sulla possibilità di costruire un inceneritore e la battuta ironica di Rino Mastrotto «la risposta dopo le elezioni» a provocare la reazione. Dopo di che le dichiarazioni dell'amministratore unico di Acque del Chiampo Serafin e del sindaco di Arzignano Gentilin non hanno convinto gli imprenditori. «C'è un accordo di programma sottoscritto, valuteremo con il territorio le modalità migliori non solo dal punto di vista economico» ha detto Serafin. «Il compito politico è di garantire la salute dei cittadini - ha aggiunto Gentilin -. Non sono le elezioni a congelare il percorso del gassificatore.

I particolari nell'allegato

Registrazione prima assemblea a Lonigo sull'acqua che esce dal nostro rubinetto

La registrazione,  parziale, dell'assemblea pubblica sull'acqua che esce dal nostro rubinetto che c'è stata il 17 ottobre a Lonigo organizzata dal Comitato Area Berica Fare Informazione.Di Antonello Romanazzi il video e la breve presentazione che si trova nel blog del gruppo  gas di Sarego Aldiquadelguà notizie-dal-territorio.htmlhttp://aldiquadelgua.blogspot.it/p/notizie-dal-territorio.html

ANNUNCIATA UNA CLASS ACTION CONTRO LE ACQUE INQUINATE NEL VENETO

GRUPPO AEC PER LA TUTELA DELL’AMBIENTE E DELLA SALUTE”

ANNUNCIATA UNA CLASS ACTION CONTRO

LE ACQUE INQUINATE NEL VENETO


Il GRUPPO AEC TUTELA AMBIENTE E SALUTE, risponde all’appello dei medici e professionisti della salute, in gran parte membri dell’International Society of Doctors for Environment (ISDE) e dei medici di Medicina Generale (MMG) che hanno chiesto sia effettuato uno screening immediato della popolazione dei comuni interessati dalla massiccia presenza di sostanze perfluoalchiliche (PFA) nelle acque potabili in una trentina di comuni veneti.

Creato il COORDINAMENTO DELLA CLASS ACTION CONTRO ACQUE INQUINATE IN VENETO.

Ne fanno parte VINCENZO CORDIANO, presidente della sezione ISDE di Vicenza; CLAUDIO BELLI, Presidente nazionale dell’associazione AGIT – Avvocati Giusconsumeristi Italiani; MARIO BERTOLISSI, ordinario di Diritto Costituzionale all'Università di Padova; MARIA PAOLA MELI presidente AEC Europa e ENZO TUIS, vicepresidente AEC Italia e Presidente dell'Anva Confesercenti.


Sostenitori

Generazione Speranza
Barchiamo Eco Navigazione



L’assunzione involontaria con l’acqua potabile e con gli alimenti contaminati è la più importante via di contaminazione per la popolazione, nel cui sangue le PFA si accumulano per decenni, anche in conseguenza dell’utilizzo di un’infinità di oggetti di uso e consumo quotidiano. Da studi effettuati negli Stati Uniti, dove una importante azienda è stata condannata al risarcimento di oltre 300 milioni di dollari, sono state evidenziate le malattie che risultarono più frequenti nei soggetti con le maggiori concentrazioni di PFAA nel loro sangue: cancro dei reni, cancro dei testicoli, ipercolesterolemia, malattie della tiroide, ipertensione della gravidanza/preeclampsia, colite ulcerosa.

Inoltre, studi condotti in Italia, hanno stabilito una probabile correlazione fra PFA e malattie cardiovascolari, ictus cerebrale, diabete, infertilità maschile e femminile, linfomi e leucemie. I medici fanno sapere che per linfomi e leucemie, secondo le stime del registro tumori del Veneto, ci sarebbe, un eccesso storico in certe zone della provincia di Vicenza rispetto al resto della regione.

L’europarlamentare ANDREA ZANONI ha investito del problema l’UE, anche perchè al momento la normativa nazionale e comunitaria non prevede limiti ai livelli di queste sostanze in quanto frutto di un’industria chimica recente e non ci sono dati sufficienti da raffrontare.

L'europarlamentare FRANCO FRIGO fa sapere che "la Direttiva 2013/39/UE del 13 agosto 2013 ha finalmente inserito i PFOS tra le sostanze prioritarie della Direttiva Acque prevedendo un limite massimo di 65 μg per le acque superficiali che dovrà essere raggiunto entro il 2027. In altre parole oggi abbiamo anche uno strumento giuridico per poter agire a difesa dei cittadini. Senza aspettare il 2027" aggiunge Frigo "sarebbe opportuno che il Governo italiano predisponesse procedure al fine di raggiungere l'obiettivo previsto il prima possibile".

Abbiamo deciso di promuovere una azione preventiva a tutela della salute del cittadino, avviando una pre-adesione alla CLASS ACTION CONTRO LE ACQUE INQUINATE DEL VENETO.

Invitiamo tutti i Comitati locali, le Associazioni di tutela e i cittadini residenti nei Comuni delle province di Verona, Vicenza e Padova, in modo particolare quelli dei comuni di: Montebello, Gambugliano, Zermeghedo, Sarego, Brendola, Almisano e Lonigo, risultati i più colpiti da questa “contaminazione” ad aderire all’iniziativa.

Nel territorio dell'Alss 20 i Comuni in cui è stata condotta la ricerca dal CNR sono Albaredo D'Adige, Cologna Veneta e San Bonifacio; la distribuzione della rete acquedottistica alimentata dal campo pozzi di Almisano di Lonigo interessato dalla contaminazione, comprende i Comuni di Arcole, Veronella, Zimella, Pressana, Roveredo di Guà, Albaredo D'Adige e Cologna Veneta

Da notare che l'Ente Gestore Acque Veronesi "ha già provveduto ad installare filtri a carbone attivo presso gli impianti di adduzione dell'acqua attinta dal campo Pozzi di Almisano di Lonigo che approvvigiona nel territorio di questa Azienda ULSS". I controlli effettuati "evidenziano l'efficacia dei carboni attivi nel trattenere questi inquinanti: a fronte di una concentrazione totale di PFAS in ingresso di 1.084 ng/l, di cui PFOA 645 ng/l, l'acqua in uscita dai filtri rileva per i PFAS valori inferiori ai 50 ng/l. La depurazione di parte dell'acqua proveniente dai pozzi e la miscelazione consentono così di avere in rete una concentrazione media di 500-600 ng/l di PFAS, di cui 340 ng/l di PFOA".




COSA CI PROPONIAMO:

Raccogliere le pre-adesioni alla annunciata Class Action e la documentazione (bollette e moduli vari) da parte di quanti sono realmente "vittime" di questa massiccia presenza di sostanze perfluoalchiliche (PFA) nelle acque potabili

Sostenere l'azione informativa dei medici e chiedere alle competenti autorità sanitarie di effettuare uno screening immediato della popolazione

attivarsi tramite i legali per ottenere il riconoscimento dal Tribunale del diritto del Gruppo di tutela di costituirsi parte civile nell'azione collettiva risarcitoria da intraprendere

costituire un Fondo di Riserva economico per affrontare la spesa informativa prevista dal Tribunale e i costi di base dell'intervento

avviare richiesta risarcitoria e distribuirne il ricavato agli aventi diritto

chiedere nel frattempo ai politici e all'UE maggiori misure legislative e di controllo dei livelli di sostanze potenzialmente dannose per la salute del cittadini

Da osservare che in questi giorni è stata resa pubblica una sentenza che imporrebbe un risarcimento alle Aziende pubbliche di erogazione di acque potabili a favore di quanti hanno fatto causa, imponendo la riduzione del 50% del costo sostenuto in bolletta e una somma una tantum di 1.000 euro pro capite per quanti hanno intentato causa.



Per aderire alla nostra Associazione a alla pre-adesione per la Class Action basta scaricare l'apposito modulo da inviare via e-mail a eurosportello@aeceuropa.eu



Il contributo previsto (10 euro per la registrazione come simpatizzante e 15 euro per il Fondo di Riserva) è indicato chiaramente nel modulo.



Siamo presenti anche su facebook nel gruppo https://www.facebook.com/groups/1386994944870637/




Associazione Europa Cultura – Italia

Il presidente

Maria Paola Meli

Il sindaco di Lonigo avvisa per le ANALISI ACQUE DEI POZZI PRIVATI

Prot. n. 18345
ANALISI ACQUE POZZI PRIVATI
Come è noto questa estate sono emerse problematiche circa la
presenza nei nostri acquedotti di sostanze per-fluoro-alchiliche
(PFAS), sollevando anche nel comune di Lonigo non pochi allarmi ai
cittadini, anche tra quelli che, non essendo allacciati alla rete del
pubblico acquedotto, si riforniscono d’acqua attraverso
approvvigionamenti idrici autonomi (pozzi privati).
La Soc. Acque del Chiampo Spa, società che gestisce il servizio idrico
integrato nel territorio comunale, su richiesta dell’Amministrazione
Comunale, si è resa disponibile ad effettuare il servizio di analisi per
i componenti PFAS, per i cittadini non allacciati all’acquedotto.
Pertanto:
IL SINDACO AVVISA
chi fosse interessato, di inoltrare richiesta ad Acque del Chiampo
Spa possibilmente via e-mail (info@acquedelchiampospa.it) o in
Comune di Lonigo, Ufficio Ecologia ed Ambiente (Telef.
0444.720259), indicando nella stessa quanto segue:
- COGNOME E NOME
- DATA E LUOGO DI NASCITA
- INDIRIZZO COMPLETO (Via e n. Civico)
- CODICE FISCALE
- RECAPITO TELEFONICO
Il personale Tecnico di Acque del Chiampo Spa provvederà ad
effettuare il prelievo dei campioni e, successivamente all’analisi. a
consegnare i risultati direttamente al richiedente, presso Acque del
Chiampo spa. Il costo per il prelievo e l’analisi, riservato ai cittadini
di Lonigo, ammonta ad € 45,00 (+ i.v.a.), da versare al momento
del ritiro del referto di analisi.
Lonigo, 25 settembre 2013
IL SINDACO
Giuseppe Boschetto

venerdì 25 ottobre 2013

Contaminazione acque, l'appello dei medici: screening immediato della popolazione

Pubblichiamo di seguito la lettera firmata da medici e altri professionisti della salute, in gran parte membri dell’International Society of Doctors for Environment (ISDE) e medici di Medicina Generale (MMG), attraverso la quale ricordano la pericolosità dei composti perfluoroalchilici e chiedono che sia avviato con urgenza un progetto di screening sanitario della popolazione vicentina residente nei Comuni che hanno attinto per anni l'acqua potabile per i loro cittadini dai pozzi contaminati.

Le acque potabili in una trentina di comuni veneti sono risultate contaminate da parte di sostanze perfluoalchiliche  (PFA), le più note delle quali sono l'acidoperfluoroottanoico (PFOA o C8) e l'acido perfluoottano sulfonato (PFOS). L’assunzione involontaria con l’acqua potabile e con gli alimenti contaminati è la più importante via di contaminazione per la popolazione, nel cui sangue le PFA si accumulano per decenni, anche in conseguenza dell’utilizzo di un’infinità di oggetti di uso e consumo quotidiano (rivestimento antiaderente per pentolame, tessuti impermeabilizzati e traspiranti, contenitori per alimenti, detersivi, isolanti).
Un caso simile di contaminazione delle acque fu scoperto negli Stati Uniti, dove, nel 2005, una nota multinazionale, per aver inquinato con le PFA per oltre 50 anni le falde acquifere utilizzate da 69.000 persone, fu multata per oltre 300 milioni di dollari, con 70 dei quali furono finanziati  uno screening sanitario immediato  della popolazione contaminata e una dozzina di studi condotti da uno gruppo di epidemiologi indipendenti (il C8 Science Panel). I risultati di molti di questi studi sono stati già pubblicati su riviste mediche e sono disponibili sul sito  Internet del C8 Science Panel.
 Nel loro rapporto finale, pubblicato nel novembre 2012, gli esperti affermano che è emersa  una probabile correlazione con l’esposizione al PFOA e le seguenti malattie che risultarono più frequenti nei soggetti con le maggiori concentrazioni di PFAA nel loro sangue: cancro dei reni, cancro dei testicoli, ipercolesterolemia, malattie della tiroide, ipertensione della gravidanza/preeclampsia, colite ulcerosa. Inoltre, altri studi condotti anche in Italia, hanno stabilito una probabile correlazione fra PFA e malattie cardiovascolari, ictus cerebrale, diabete, infertilità maschile e femminile, linfomi e leucemie.
 Per linfomi e leucemie, secondo le stime del registro tumori del Veneto, ci sarebbe, un eccesso storico in certe zone della provincia di Vicenza rispetto al resto della regione.
Stando sempre ai dati ufficiali, i maschi di 3 delle 4 ULSS del vicentino avrebbero un rischio di morte maggiore che altrove per: malattie cardiovascolari, cardiopatie ischemiche, ictus cerebrale e diabete. Infine, due fra le ULSS maggiormente interessate dall’inquinamento da PFA, hanno un numero di esenzioni ticket per patologie tiroidee superiore alla media veneta.
Per molte delle malattie che causano nel vicentino un numero di morti, o un consumo di farmaci e di risorse sanitarie, maggiore che nelle zone vicine, è stato avanzato il ragionevole sospetto che ci possa essere una correlazione con i livelli nel sangue di PFOA e PFOS.  Il PFOA e gli altri PFAA sono considerati interferenti o distruttori endocrini, sono cioè “..sostanze che, alterando,  l’equilibrio ormonale possono provocare patologie di diverso genere..”.  I PFAA sono sicuramente cancerogeni per gli animali e, negli USA,  sono considerati “probabilmente cancerogeni anche per gli uomini”.
 Nel 2009 il PFOS è stato inserito nella lista, della Convenzione di Stoccolma delle sostanze inquinanti persistenti (POP) in cui sono comprese anche DDT e la diossina; l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro di Lione ha avviato la procedura ad “elevata priorità” di revisione della cancerogenità delle PFAA. La produzione del PFOS è stata sospesa nel 2000 negli USA e fortemente limitata per legge in Europa.
Pertanto, se le PFAA si sono dimostrate tossiche e cancerogene per i cittadini americani e di altre regioni del mondo (che hanno ingerito e inalato probabilmente le stesse PFAA prodotte a Vicenza ed esportate nel mondo) perché dovrebbero essere innocue per i cittadini veneti?
Non ritengono le autorità sanitarie regionali e locali che sia quanto meno improprio continuare a affermare che non c’è pericolo?  Noi riteniamo invece che sia necessario avviare urgentemente, con la collaborazione di esperti indipendenti (per esempio un membro del comitato scientifico ISDE),  un progetto di sorveglianza sanitaria delle popolazioni esposte, magari facendolo pagare agli inquinatori, come già avvenuto negli Stati Uniti, in modo da stabilire se queste sostanze abbiano provocato danni anche in Veneto.
Vincenzo Cordiano, medico ospedaliero, presidente della sezione ISDE di Vicenza
Francesco Cavasin , MMG, Presidente Associazione Medici per l' Ambiente di Treviso AMA TV, ISDE
Bruno Franco Novelletto, MMG, presidente della sezione ISDE di PD
Giampaolo Prof Velo, Presidente ISDE VR
Giovanni Battilotti, MMG, Valdagno (VI)
Giovanni Beghini, ISDE VR
Gaetano Calcaterra, Psicologo, ISDE VI
Alberto Dolci, MMG  Castelgomberto (VI)
Paolo Ferrari, MMG, ISDE VR
Saverio Grassano, MMG, Mezzane di Sotto (VR)
Flavio Guiotto, MMG Cornedo Vicentino
Mario Lafratta, MMG, Altavilla Vicentina
Maria Pia Grazia Lora, MMG, ISDE VI
Francesco Lupo, MMG, Valdagno (VI)
Vittorio Lupo, MMG, Trissino (VI)
Laura Maffiotti, Biologa, Vice Presidente, ISDE VI
Giuseppe Massarelli. MMG, Valdagno (VI)
Paolo Meneguzzo, specializzando, ISDE VI
Guido Novella, MMG, ISDE VI
Laura Ossana, MMG, Chiampo (VI)
Giorgio Pasqualetto, MMG, Montebello Vicentino
Donatella Ramorino, Biologa, ISDE VR
Giorgio Schiavo Sterzi, MMG, Castelgomberto (VI)
Andrea Tenci, medico ospedaliero, ISDE VR
Paolo Tonello, MMG, ISDE VI, Castelgomberto (VI)
Claudio Trainotti, MMG, Arzignano (VI)
Riccardo Trespidi, MMG, ISDE VR
Attilio Tomba, MMG, Valdagno (VI)
Chiara Vassalli, specializzanda, ISDE VI
Eugenio Visonà, MMG, Valdagno (VI)
Silvia Zanini, pediatra, ISDE VR
Dino Zenere, MMG, Valdagno (VI)
Sandro Zorzi, Specializzando, ISDE PD
Anna Cheti Zuin, MMG, Arzignano (VI)

mercoledì 16 ottobre 2013

Importante seminario organizzato dalla legaconsumatori a Villaverla sull'acqua

Importante seminario organizzato dalla legaconsumatori a Villaverla sull'acqua . Il seminario ha titolo “ACQUA Bene Comune innovazioni legislative dopo il referendum” si terrà presso la sede dell’Consiglio di Bacino Bacchiglione all’Oasi naturalistica di Villaverla - Venerdì 18 Ottobre 2013

Programma

· Ore 9,00 Accreditamento dei partecipanti

· Ore 9,40 Intervento dei relatori “Prima Parte – Il sistema idrico Integrato”

· Ore 13,00 Buffet

· Ore 14,00 Visita all’Oasi naturalistica di Villaverla e alle risorgive che dal 1886 alimentano l’acquedotto di Padova.

· Ore 15,00 Ripresa dei lavori Intervento dei relatori “Seconda Parte – La gestione dei corsi d’acqua del Veneto”

· Ore 18,00 Conclusione dei Lavori

Si prega di segnalare la propria presenza alla Segreteria organizzativa - Lega Consumatori via Lisbona 18 – 35127 Padova tel. 0498703994 fax 0498797207 mail info@legaconsumatoriveneto.it

Cordiali saluti

Est vicentino acqua inquinata non cessa l'allarme


Quattro anni fa un'azienda di Marosticahttp://www.provincia.vicenza.it/stampa/a-nord-di-schiavon-la-fonte-dellinquinamentoaveva inquinato i pozzi con il percloroetilene e l'allarme non è ancora cessato. In questo articolo di oggi sul GdV Lorenzo Altissimo dice che è ancora presto per parlare di miglioramento..

Gassificatore, servono tempi certi


Dopo l'incontro del settore concia con il nuovo amministratore di Acque del Chiampo Serafin, Valter Peretti ne esce preoccupato in quanto sembra che Serafin voglia riconsiderare alcuni aspetti sul gassificatore dei fanghi. Peretti dice che ora siamo prossimi alla campagna elettorale e come sempre in Italia la politica non vuole decidere e perciò rallenta l'esecuzione dell'accordo di programma.Secondo Peretti non c'è niente da rivedere ma se si vuole guadagnare tempo si possono riconsiderare e approffindiere alcuni aspetti. E' stato positivo invece l'incontro con il nuovo amministratore da parte del presidente di confartigianato Guerrino Mazzocco, positivo sopratutto per la consulta degli utenti di cui anche Confartigianato con le sue 1.500 aziende dovrebbe farne parte.

12 Ottobre a Roma La via maestra è solo un inizio


La difesa e l'attuazione della nostra carta costituzionale sono elementi
essenziali per la democrazia e lo stato di diritto nel nostro paese.
Principi per i quali si sono impegnati in questi anni i movimenti che
fanno parte del Forum per l'Acqua che per le loro campagne si sono
appellati all'articolo 43 che apre ad una gestione pubblica e partecipata
dei beni comuni laddove si sancisce la possibilità che i "servizi pubblici
essenziali" vengano trasferiti "ad enti pubblici o a comunità di lavoratori o di
utenti".
E ancora l'articolo 75 in nome del quale furono raccolte un milione e
mezzo di firme per il referendum vinto il 12 e 13 giugno 2011 con oltre 26
milioni di "sì".
E' in forza di questi due articoli che continua la mobilitazione del Forum
italiano dei Movimenti per l'acqua per l'attuazione di quanto sancito dai
referendum e per questo ci sembra essenziale che la costituzione rimanga la
"via maestra" di questo paese.

Perché "si scrive acqua, ma si legge democrazia"

Importante convegno a Milano sui composti perfluoroalchilici (PFAS) nelle acque italiane

Importante convegno a Milano sui composti perfluoroalchilici (PFAS) nelle acque italiane
http://www.cnr.it/eventi/index/evento/id/13370
I composti perfluoroalchilici (PFAS) nelle acque italiane: distribuzione e rischi
Il 22/10/2013 ore 09.30 - 17.00
Area della Ricerca CNR, Via Bassini 15, Milano
L’incontro, in programma per il prossimo 22 ottobre a Milano, Area della Ricerca CNR, Via Bassini 15, sarà un'importante occasione per confrontarsi sulla problematica legata alla presenza di questi contaminanti emergenti, caratterizzati da elevata persistenza e stabilità chimica, negli ecosistemi acquatici italiani e sui rischi per l’ambiente e per la salute umana.
Nel corso del convegno saranno presentati i risultati scientifici prodotti da CNR-IRSA nell’ambito di una convenzione con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Direzione Generale per le Valutazioni Ambientali che ha promosso un progetto di ricerca per la valutazione del Rischio Ambientale e Sanitario associato alla contaminazione da sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) nel Bacino del Po e nei principali bacini fluviali italiani. Nel corso del convegno verranno illustrati i dati di distribuzione degli PFAS in vari corpi idrici italiani e nelle acque potabili, in relazione alle sorgenti di contaminazione. Saranno discussi gli effetti e il bioaccumulo dei PFAS negli organismi acquatici. Sarà inoltre analizzato il quadro normativo di riferimento sui contaminanti emergenti e le possibili misure di contenimento per la riduzione del rischio.
Interverranno all’incontro esperti del CNR-IRSA, Ministero dell’Ambiente, ISPRA, Istituto Superiore di Sanità, Commissione Europea, Regioni, ARPA e Università.
Organizzato da:
IRSA, Istituto di Ricerca delle Acque
Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare- Direzione Generale per le Valutazioni Ambientali
Referente organizzativo:
STEFANO POLESELLO
VIA DEL MULINO 19, 20861 BRUGHERIO
polesello@irsa.cnr.it
03921694218
Il programma preliminare dell'evento e altre informazioni logistiche sono disponibili sul sito www.irsa.cnr.it
Per ragioni organizzative, chiediamo agli interessati di inviare entro il 10 ottobre 2013 il form di iscrizione all'indirizzo marziali@irsa.cnr.it
Modalità di accesso: ingresso libero

martedì 8 ottobre 2013

Importante incontro pubblico a Lonigo: Sai cosa esce dal rubinetto di casa tua? Giovedì 17 ottobre alle ore 20.30 Sala Convegni - piazza Garibaldi - Lonigo

Giovedì 17 ottobre alle ore 20.30
Sala Convegni - piazza Garibaldi - Lonigo
Parteciperai

Arzignano, conceria scarica nel fiume. Gentilin s’inalbera (pro Serafin)



Comune di Arzignano - Uno scarico irregolare che finiva diretto in Roggia di Arzignano che è diventata di colore viola: una tracimazione scoperta dall’Arpav a cui è seguito immediatamente il blocco da parte del comune degli scarichi dell’azienda conciaria coinvolta.
La situazione è sotto controllo ma per il Sindaco di Arzignano Giorgio Gentilin questo è un ulteriore esempio di come sulla questione ambientale non si possa scendere a compromessi. Il sindaco Giorgio Gentilin: “Ancora una volta devo ringraziare l’attento e scrupoloso lavoro del Direttore del dipartimento Provinciale dell’Arpav Vincenzo Restaino, grazie al quale il monitoraggio del territorio è costante. Per aiutare l’Arpav nelle operazioni di verifica, siamo pronti a mettere a disposizione come già accaduto, uomini e mezzi della Polizia Locale e di Acque del Chiampo. Sulla salute dei cittadini non si può scendere a compromessi!
Come sindaco e come medico vado dritto e non scendo a patti con nessuno. E’ una vergogna che nel 2013 il fiume diventi viola a causa di qualche conceria: era dai tempi del compianto professor Boscardin che ci auguravamo di non vedere ancora virare il colore della Roggia di Arzignano. Mi indigno come cittadino di Arzignano prima ancora che come Sindaco. Ora obbligheremo i colpevoli a pagare interamente i costi di bonifica e ripristino. Finchè ci sono io sindaco, non ci saranno privilegi: industriali, operai e semplici cittadini saranno trattati sempre allo stesso livello e con massima equità.
Questo dimostra la bontà delle indicazioni date al nuovo Amministratore Unico di Acque del Chiampo, Alberto Serafin, al momento della sua nomina, ovvero di mettere al primo posto la salute dei cittadini e il rispetto del territorio, oltre a mantenere una separazione molto netta tra il pubblico (a cui spetta il compito di controllare) e il comparto conciario, utente del servizi di depurazione”.
Magari ci fossero più sindaci che senza guardare in faccia a nessuno agitano il pugno di ferro per difendere la salute dei cittadini e dell’ambiente del proprio Comune. Non è la prima volta, e purtroppo non sarà l’ultima, che le acque di Arzignano vengono appestate con i fetidi scarichi di industrie della concia. Sicuramente, quindi, il no pasaran di Gentilin non c’entra nulla, proprio nulla con la sanguinosa polemica che lo vede ai ferri corti coi conciari, che non hanno mandato giù la nomina di Alberto Serafin considerato inadeguato come amministratore di Acque Chiampo. Assolutissimamente nulla. a.m.

http://www.nuovavicenza.it/2013/10/arzignano-conceria-scarica-nel-fiume-gentilin-sinalbera-pro-serafin/

Regione pronta a comperare l'acqua vicentina


Nuove proposte per l'acqua per noi del Sud del Veneto...è la città metropolitana che avanza

Regione pronta a comperare l'acqua vicentina
SERVIZI PUBBLICI. Intanto cresce l'alleanza tra le aziende dei Comuni
Realizzata una prima rete di grandi tubazioni per portare l' “oro blu” della fascia pedemontana al Basso Veneto e al Polesine: ora servono accordi
08/10/2013

Una condotta d'acqua “vicentina” diretta verso il Padovano

Piero Erle VENEZIA La Regione va a comprare acqua buona dalle aziende dei Comuni veneti - e in particolare in area vicentina - per cominciare a fornire sistematicamente la zona del Basso Veneto, da sempre alle prese con problemi di fornitura di acqua potabile, tanto che ancora oggi sono operativi anche sistemi di trattamento delle acque del fiume Adige nella parte finale del suo corso, ovviamente con costi alti per poter riportare l'acqua di un grande fiume di superficie a livello potabile. TUBI PRONTI. È forse il primo passo concreto di quello che è un maxi-progetto elaborato dalla Regione nel giro di oltre un decennio: il cosiddetto Mosav, Modello organizzativo strutturale degli acquedotti veneti. Dopo anni di lavori coordinati dall'azienda “Veneto acque” della Regione, ha annunciato ieri l'assessore regionale all'ambiente Maurizio Conte, «attualmente la realizzazione delle opere acquedottistiche di competenza regionale previste nello schema acquedottistico del Veneto centrale risulta pressoché completata per il primo anello di condotte tra Venezia, Chioggia, Cavarzere, Padova e Mestre. La Regione ha quindi autorizzato il concessionario Veneto Acque spa ad avviare i necessari contatti con i gestori del servizio idrico integrato territorialmente competenti, al fine della stesura e sottoscrizione di appositi contratti per l'acquisto e la fornitura di acqua potabile da addurre mediante la rete regionale». Come dire: i tubi sono pronti, e in particolare si tratta delle grandi condotte completate le condotte per l'acqua Mestre-Padova, Padova-Cavarzere, Cavarzere-Chioggia e Venezia-Chioggia. Adesso bisogna comprare l'acqua da far passare nelle tubazioni. «Lo Schema acquedottistico del Veneto Centrale - aggiunge Conte, che ha ottenuto dalla Giunta veneta il sì alla delibera - è parte del Mosav-modello strutturale degli acquedotti veneti, con il quale si prevede l'interconnessione degli acquedotti alimentati dalle falde del Medio Brenta, dalle falde e dalle acque superficiali del Sile, dalle acque superficiali dell'Adige e del Po in un unico schema che massimizzi l'utilizzo delle acque di falda pedemontana, di produzione più economica e di migliore qualità. La progettazione definitiva ed esecutiva, la realizzazione e la gestione delle opere sono affidate alla società Veneto Acque, interamente di proprietà regionale». L'ACQUA VICENTINA. Appunto: sono i serbatoi delle falde della zona pedemontana a dover fornire l'acqua buona, e meno costosa, da far poi giungere al Polesine e al Basso Veneto. E il primo serbatoio, come noto, è il bacino del Brenta, che disperde moltissima acqua buona nel terreno a sud di Bassano: il progetto è di prelevarla con pozzi nella zona di Nove e di Carmignano di Brenta. «I nuovi prelievi in area Medio Brenta - segnala appunto Conte - sono attualmente in fase di progettazione esecutiva, mentre i due stralci della condotta di adduzione principale tra Carmignano di Brenta e Cadoneghe sono in corso di realizzazione. Per l'attivazione di una prima fornitura è necessario sottoscrivere i contratti con i gestori Etra spa (area Brenta) e Veritas spa (area invece veneziana), affinché Veneto Acque possa acquistare la risorsa idrica di buona qualità mediante immissione dalle rispettive centrali di produzione». SERVONO I CONTRATTI. «È ugualmente necessaria - conclude Conte - la sottoscrizione di contratti di vendita con i gestori AcegasAps, Veritas e Polesine Acque spa per la cessione della risorsa presso tutti i punti di consegna previsti nella rete. Veneto Acque spa attiverà quindi i contatti per la firma dei contratti in modo da poter avviare l'effettiva erogazione d'acqua all'utenza a partire dal 30 giugno 2014». L'ALLEANZA DELLE AZIENDE.
La Regione peraltro si trova ormai di fronte una realtà inedita: un patto tra gestori veneti dell'acqua che sta creando un fronte unico di aziende, in modo da garantire economie di scala, e che nasce prima di tutto da “Viveracqua”, cioè l'alleanza tra Vicenza e Verona Acque. Come ha annunciato al nostro giornale il presidente Angelo Guzzo di Acque Vicentine, ormai l'alleanza di “Viveracqua” comprende anche l'Avs-Alto Vicentino servizi, poi Cvs-Centro Veneto servizi, Acque del Chiampo, Etra, Acquedotto Basso Livenza, Bim Gps Belluno e, ultima entrata, Polesine Acque. «Il nostro obiettivo - ha spiegato pubblicamente Guzzo a un incontro promosso dal Pd - è anche quello di porci come interlocutore di prima fila con “Veneto acque” per realizzare i progetti della Regione». E adesso che c'è da trattare di contratti per forniture d'acqua di sicuro l'alleanza delle aziende dei Comuni giocherà un suo ruolo. In un'ottica di “città metropolitana” che è già molto più concreta di tanti discorsi.

I sindaci ad Acque del Chiampo (sempre dal giornale)


Ci sono polemiche sul Gdv del 8 ottobre 2013  dopo le affermazioni di Serafin di qualche giorno fa che parlava di ruolo primario dei comuni soci.Alcuni sindaci sono perplessi da queste sue affermazioni e dicono di non conosccere i suoi progetti. Il sindaco di Crespadoro Giampietro Costa non ci sta ad esempio e dice che sono stati i sindaci farsi promotori per incontrarlo in quanto delle sue promesse e propositi su quello che viene fatto loro lo vengono a sapere tramite il giornale. Un esempio all'incontro con Tosi loro non sono stati invitati. Diego Zaffari sindaco di Montorso ribadisce visto che non esiste più un Consiglio di amministrazione rappresentativo del territorio, di essere informati sull'andamento della società e se possibile condividerne alcune scelte. Se gli azionisti vengono prima di tutto come mai che prima di loro ha voluto incontrarsi con l'associazione No alla Centrale? dovrebbe trovare un modo di comunicazione e prestare attenzione al mondo economico della valle. Più disponibile il sindaco di Brendola Renato Ceron che dopo un primo incontro solo conoscitivo con Serafin si dice ottimista e che anche se finora non si è parlato di piani e programmi , Serafin aveva promesso di convocarli presto per questo scopo.
Sorpreso invece presidente di Confartigianato Arzignano-ovest vicentino Guerrino Mazzocco per aver letto che Serafin avrebbe incontrato le assocaizioni del territorio in quanto gli artigiani non gli ha incontrati di sicuro e non sa perciò di quali associazioni stia parlando....

Giuro che è difficile trovare il bandolo della matassa, nelle continue dichiarazioni sulla vicenda, nomina del nuovo amministratore delegato di Acque del Chiampo e suoi progetti. Allora vediamo un pò. I diversamente di destra (nel senso che non sono ne berlusconiani, ne alfaniani, ma tosiani) Gentilin e Serafin, dicono che diversamente da quello che scrive la vil stampa, vige l'armonia in tutti i soggeti intressati al bene acqua e sua depurazione e che le scelte sono ampiamente condivise da tutti. il sindaco di Crespadoro (diversamente berlsuconiano?), e il sindaco di Montorso ( diversamente di centro?), non sono convinti della dichiarazioni del duo Gentiln e Serafin. non solo perchè perchè sono diversi dai due, ma perchè con i sindaci (soci di Acque del Chiampo) il confronto non è mai inziato. decide tutto il duetto. gli industriali e gli artigiani, (diversi perchè in prima linea sul competitivo mercato), rincarano la dose, verso la monarchia duale instaurata dal borgomastro Gentilin. Vogliamo ricordare che le diversità possono arricchire se si tiene presente questo monito, scritto negli anni novanta in uno studio di fattibilità di un centro servizi per il settore conciario: "Se la crescita del settore è intensa ed accentrata , l'impatto ambientale (in forme inquinanti ) che accompagna qualsiasi produzione è tale che il flusso (cumulato) prima o poi raggiunge e supera il flusso di ricchezza che il settore produce, da quel momento il settore non è più produttore del valore aggiunto per la colllettività. Questo fenomeno rimane occulto finchè la collettività nel suo complesso (vicina o lontana) non chiama le singole aziende ed il settore nel suo insieme a pagare il valore dedotto o a contribuire al suo costo........un cambiamento non conosciuto con anticipo, o perlomeno non pilotato, in qualche modo avrebbe un effetto disgregante nella società della valle del Chiampo, al confronto del quale il conflitto per la chiusura ed il passaggio di proprietà della Pellizzari negli settanta sembrerebbe poca cosa". Prevvegenti o diversamente intelligenti rispetto al piattume di idee e proposte concrete a cui siamo abituati in questo periodo? ai diversamente attivi sulla questione la risposta. Noi attendiamo fiduciosi.

Acqua al fluoro a Lonigo risponde il sindaco Giuseppe Boschetto


Il sindaco di Lonigo interrogato dalla giornalista Graziana Tondini sul Basso Vicentino risponde sull'inquinamento dell'acqua con sostanze perfluorate a Lonigo. Secondo lui la colpa non è della Miteni in quanto la ditta ha smentito ogni responsabilità in merito

Risposta pronta di Serafin a Peretti ma tutto tramite le pubbliche relazioni


Tutto tramite le pubbliche relazioni. Sul Gdv  datato 5 ottobre 2013 il nuovo amministratore di Acque del Chiampo spiega che lui è totalmente d'accordo di incontrare gli industriali ma non darà loro nessun privilegio perchè per Serafin prima vengono gli azionisti e i Comuni soci. Secondo Serafin Peretti racconta barzelette in quanto ogni giorno sta incontrando industriali. Sul gassificatore deve ancora decidere prima deve confrontarsi con tutti
Ammettere che il sindaco Gentilin sta mantenendo fede ad uno dei principi guida: la velocità; del mandato conferito a Serafin (Ad di Acque del Chiampo), non ci costa nulla. Certo è una velocità, nel botta e risposta tra il comunicatore Serafin e gli industriali tra chi chiama chi e chi si fa trovare e chi no (Il Giornale di Vicenza 5/10/13). Per il momento atti concreti non ne vediamo, ma questo è ciò che passa il convento.A questo punto, speriamo che l'incontro avvenga a breve e vediamo cosa porterà in temini di impegni operativi sui fronti aperti. Attendiamo fiduciosi. Confidando che in base al principio della trasparenza (altro principio cardine della presidenza Serafin), l'esito dell'incontro sarà comunicato ai cittadini. Buon lavoro

Sul Gdv datato 4 ottobre 2013 un articolo di Luisa Nicoli dal titolo :
Industriali critici<<Acque del Chiampo ci sta snobbando>>
Il presidente della concia ha chiesto un incontro al nuovo amministratore puntualizzando che è passato un mese esatto dalla nomina di Serafin e aggiunge che così si mettono in difficoltà le imprese. La nomina di Serafin non è stata condivisa ed è piovuta dall'alto.Seriamente preoccupato Peretti vuole capire in che mani è finito il futuro delle aziende della concia. Avverte inoltre che sono state prese delle decisioni di riduzione della quantità dei reflui senza confronto.
Altro articoletto sullo stesso spazio su Flavio Tosi sindaco leghista di Verona in visita ieri al depuratore di Arzignano ospitato dal sindaco Gentilin anche per consocere il nuovo amministratore Serafin.Secondo Tosi la gente dovrebbe essere felice della scelta di Gentilin sulla candidatura di Serafin in quanto è rinnovamento e ringiovanimento. In allegato l'articolo.

Serafin in Acque Chiampo, no Tosi no party

Articolo molto interessante di Alessio Mannino Al Man direttore di Nuova Vicenza sulla visita di Tosi ad Acque del Chiampo per conoscere anche il nuovo amministratore Serafin :Una gran bel party di buona promozione, quello di ieri ad Arzignano per festeggiare la nomina di Alberto Serafin, manager di comunicazione pubblica e aziendale, a presidente di Acque Chiampo. Con un ospite di riguardo che ha dato la sua benedizione al novizio: niente meno che il sindaco di Verona, Flavio Tosi, che domenica a Mantova lancerà la sua fondazione per tentare nuove avventure politiche oltre la bollita Lega Nord.http://www.nuovavicenza.it/2013/10/serafin-in-acque-chiampo-no-tosi-no-party/