ANNUNCIATA UNA CLASS ACTION CONTRO LE ACQUE INQUINATE NEL VENETO
GRUPPO AEC PER LA TUTELA DELL’AMBIENTE E DELLA SALUTE”
ANNUNCIATA UNA CLASS ACTION CONTRO
LE ACQUE INQUINATE NEL VENETO
Il GRUPPO AEC TUTELA AMBIENTE E SALUTE, risponde all’appello dei medici
e professionisti della salute, in gran parte membri dell’International
Society of Doctors for Environment (ISDE) e dei medici di Medicina
Generale (MMG) che hanno chiesto sia effettuato uno screening immediato
della popolazione dei comuni interessati dalla massiccia presenza di
sostanze perfluoalchiliche (PFA) nelle acque potabili in una trentina di
comuni veneti.
Creato il COORDINAMENTO DELLA CLASS ACTION CONTRO ACQUE INQUINATE IN VENETO.
Ne fanno parte VINCENZO CORDIANO, presidente della sezione ISDE di
Vicenza; CLAUDIO BELLI, Presidente nazionale dell’associazione AGIT –
Avvocati Giusconsumeristi Italiani; MARIO BERTOLISSI, ordinario di
Diritto Costituzionale all'Università di Padova; MARIA PAOLA MELI
presidente AEC Europa e ENZO TUIS, vicepresidente AEC Italia e
Presidente dell'Anva Confesercenti.
Sostenitori
Generazione Speranza
Barchiamo Eco Navigazione
L’assunzione involontaria con l’acqua potabile e con gli alimenti
contaminati è la più importante via di contaminazione per la
popolazione, nel cui sangue le PFA si accumulano per decenni, anche in
conseguenza dell’utilizzo di un’infinità di oggetti di uso e consumo
quotidiano. Da studi effettuati negli Stati Uniti, dove una importante
azienda è stata condannata al risarcimento di oltre 300 milioni di
dollari, sono state evidenziate le malattie che risultarono più
frequenti nei soggetti con le maggiori concentrazioni di PFAA nel loro
sangue: cancro dei reni, cancro dei testicoli, ipercolesterolemia,
malattie della tiroide, ipertensione della gravidanza/preeclampsia,
colite ulcerosa.
Inoltre, studi condotti in Italia, hanno
stabilito una probabile correlazione fra PFA e malattie cardiovascolari,
ictus cerebrale, diabete, infertilità maschile e femminile, linfomi e
leucemie. I medici fanno sapere che per linfomi e leucemie, secondo le
stime del registro tumori del Veneto, ci sarebbe, un eccesso storico in
certe zone della provincia di Vicenza rispetto al resto della regione.
L’europarlamentare ANDREA ZANONI ha investito del problema l’UE, anche
perchè al momento la normativa nazionale e comunitaria non prevede
limiti ai livelli di queste sostanze in quanto frutto di un’industria
chimica recente e non ci sono dati sufficienti da raffrontare.
L'europarlamentare FRANCO FRIGO fa sapere che "la Direttiva 2013/39/UE
del 13 agosto 2013 ha finalmente inserito i PFOS tra le sostanze
prioritarie della Direttiva Acque prevedendo un limite massimo di 65 μg
per le acque superficiali che dovrà essere raggiunto entro il 2027. In
altre parole oggi abbiamo anche uno strumento giuridico per poter agire a
difesa dei cittadini. Senza aspettare il 2027" aggiunge Frigo "sarebbe
opportuno che il Governo italiano predisponesse procedure al fine di
raggiungere l'obiettivo previsto il prima possibile".
Abbiamo
deciso di promuovere una azione preventiva a tutela della salute del
cittadino, avviando una pre-adesione alla CLASS ACTION CONTRO LE ACQUE
INQUINATE DEL VENETO.
Invitiamo tutti i Comitati locali, le
Associazioni di tutela e i cittadini residenti nei Comuni delle province
di Verona, Vicenza e Padova, in modo particolare quelli dei comuni di:
Montebello, Gambugliano, Zermeghedo, Sarego, Brendola, Almisano e
Lonigo, risultati i più colpiti da questa “contaminazione” ad aderire
all’iniziativa.
Nel territorio dell'Alss 20 i Comuni in cui è
stata condotta la ricerca dal CNR sono Albaredo D'Adige, Cologna Veneta e
San Bonifacio; la distribuzione della rete acquedottistica alimentata
dal campo pozzi di Almisano di Lonigo interessato dalla contaminazione,
comprende i Comuni di Arcole, Veronella, Zimella, Pressana, Roveredo di
Guà, Albaredo D'Adige e Cologna Veneta
Da notare che l'Ente
Gestore Acque Veronesi "ha già provveduto ad installare filtri a carbone
attivo presso gli impianti di adduzione dell'acqua attinta dal campo
Pozzi di Almisano di Lonigo che approvvigiona nel territorio di questa
Azienda ULSS". I controlli effettuati "evidenziano l'efficacia dei
carboni attivi nel trattenere questi inquinanti: a fronte di una
concentrazione totale di PFAS in ingresso di 1.084 ng/l, di cui PFOA 645
ng/l, l'acqua in uscita dai filtri rileva per i PFAS valori inferiori
ai 50 ng/l. La depurazione di parte dell'acqua proveniente dai pozzi e
la miscelazione consentono così di avere in rete una concentrazione
media di 500-600 ng/l di PFAS, di cui 340 ng/l di PFOA".
COSA CI PROPONIAMO:
Raccogliere le pre-adesioni alla annunciata Class Action e la
documentazione (bollette e moduli vari) da parte di quanti sono
realmente "vittime" di questa massiccia presenza di sostanze
perfluoalchiliche (PFA) nelle acque potabili
Sostenere
l'azione informativa dei medici e chiedere alle competenti autorità
sanitarie di effettuare uno screening immediato della popolazione
attivarsi tramite i legali per ottenere il riconoscimento dal
Tribunale del diritto del Gruppo di tutela di costituirsi parte civile
nell'azione collettiva risarcitoria da intraprendere
costituire un Fondo di Riserva economico per affrontare la spesa
informativa prevista dal Tribunale e i costi di base dell'intervento
avviare richiesta risarcitoria e distribuirne il ricavato agli aventi diritto
chiedere nel frattempo ai politici e all'UE maggiori misure
legislative e di controllo dei livelli di sostanze potenzialmente
dannose per la salute del cittadini
Da osservare che in questi
giorni è stata resa pubblica una sentenza che imporrebbe un risarcimento
alle Aziende pubbliche di erogazione di acque potabili a favore di
quanti hanno fatto causa, imponendo la riduzione del 50% del costo
sostenuto in bolletta e una somma una tantum di 1.000 euro pro capite
per quanti hanno intentato causa.
Per aderire alla
nostra Associazione a alla pre-adesione per la Class Action basta
scaricare l'apposito modulo da inviare via e-mail a
eurosportello@aeceuropa.eu
Il contributo previsto
(10 euro per la registrazione come simpatizzante e 15 euro per il Fondo
di Riserva) è indicato chiaramente nel modulo.
Siamo presenti anche su facebook nel gruppo https://www.facebook.com/groups/1386994944870637/
Associazione Europa Cultura – Italia
Il presidente
Maria Paola Meli
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