martedì 8 ottobre 2013

Arzignano, conceria scarica nel fiume. Gentilin s’inalbera (pro Serafin)



Comune di Arzignano - Uno scarico irregolare che finiva diretto in Roggia di Arzignano che è diventata di colore viola: una tracimazione scoperta dall’Arpav a cui è seguito immediatamente il blocco da parte del comune degli scarichi dell’azienda conciaria coinvolta.
La situazione è sotto controllo ma per il Sindaco di Arzignano Giorgio Gentilin questo è un ulteriore esempio di come sulla questione ambientale non si possa scendere a compromessi. Il sindaco Giorgio Gentilin: “Ancora una volta devo ringraziare l’attento e scrupoloso lavoro del Direttore del dipartimento Provinciale dell’Arpav Vincenzo Restaino, grazie al quale il monitoraggio del territorio è costante. Per aiutare l’Arpav nelle operazioni di verifica, siamo pronti a mettere a disposizione come già accaduto, uomini e mezzi della Polizia Locale e di Acque del Chiampo. Sulla salute dei cittadini non si può scendere a compromessi!
Come sindaco e come medico vado dritto e non scendo a patti con nessuno. E’ una vergogna che nel 2013 il fiume diventi viola a causa di qualche conceria: era dai tempi del compianto professor Boscardin che ci auguravamo di non vedere ancora virare il colore della Roggia di Arzignano. Mi indigno come cittadino di Arzignano prima ancora che come Sindaco. Ora obbligheremo i colpevoli a pagare interamente i costi di bonifica e ripristino. Finchè ci sono io sindaco, non ci saranno privilegi: industriali, operai e semplici cittadini saranno trattati sempre allo stesso livello e con massima equità.
Questo dimostra la bontà delle indicazioni date al nuovo Amministratore Unico di Acque del Chiampo, Alberto Serafin, al momento della sua nomina, ovvero di mettere al primo posto la salute dei cittadini e il rispetto del territorio, oltre a mantenere una separazione molto netta tra il pubblico (a cui spetta il compito di controllare) e il comparto conciario, utente del servizi di depurazione”.
Magari ci fossero più sindaci che senza guardare in faccia a nessuno agitano il pugno di ferro per difendere la salute dei cittadini e dell’ambiente del proprio Comune. Non è la prima volta, e purtroppo non sarà l’ultima, che le acque di Arzignano vengono appestate con i fetidi scarichi di industrie della concia. Sicuramente, quindi, il no pasaran di Gentilin non c’entra nulla, proprio nulla con la sanguinosa polemica che lo vede ai ferri corti coi conciari, che non hanno mandato giù la nomina di Alberto Serafin considerato inadeguato come amministratore di Acque Chiampo. Assolutissimamente nulla. a.m.

http://www.nuovavicenza.it/2013/10/arzignano-conceria-scarica-nel-fiume-gentilin-sinalbera-pro-serafin/

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