lunedì 30 giugno 2014

Delibera delibera della Giunta regionale n. 618 sull'utilizzo dei pozzi privati dei comuni con acqua inquinata da perfluoro alchiliche

E’ stata pubblicata sul Bur numero 52 del 20 maggio anche la  che dispone i primi indirizzi operativi per l'utilizzo dei pozzi privati ai Comuni delle Province interessate dalla presenza di sostanze perfluoroalchiliche (Pfas) nelle acque destinate al consumo umano. Come si ricorderà con la Dgr n. 168 del 20 febbraio scorso erano state definite le attività necessarie a fronteggiare la problematica della presenza di sostanze perfluoroalchiliche nelle acque potabili erogate dalle reti acquedottistiche, a seguito della nota del Ministero della Salute del 29 gennaio 2014 e del documento tecnico dell'Istituto Superiore di Sanità del 16 gennaio 2014. Tuttavia, l'utilizzo delle acque ad uso potabile, nonché gli altri usi collegati alla residenza, oltre che dalle reti di distribuzione delle acque destinate al consumo umano (acquedotti), avviene con prelievi d'acqua effettuati mediante pozzi domestici privati.http://www.sivempveneto.it/leggi-tutte-le-notizie/21716-pfas2-dalla-regione-i-primi-indirizzi-operativi-per-lutilizzo-dei-pozzi-privati-entro-3-mesi-le-ordinanze-dei-comunihttp://www.sivempveneto.it/leggi-tutte-le-notizie/21716-pfas2-dalla-regione-i-primi-indirizzi-operativi-per-lutilizzo-dei-pozzi-privati-entro-3-mesi-le-ordinanze-dei-comuni

le analisi fatte a maggio del nostro acquedotto con riferimento anche dei PFAS

Sul sito del comune di Lonigo le analisi fatte a maggio del nostro acquedotto con riferimento anche dei PFAS ora sotto controllo visto i nuovi flitri.L'incontro fra Ulss 20 e anche nostra Ulss con i sindaci c'è stato ma non si trova ancora niente di pubblicato.Aspettiamo anche se qualcosa già si sa http://www.comune.lonigo.vi.it/

A Tre anni dal Referendum sull'acqua pubblica

Tre anni sono passati da quel magnifico giorno in cui 27 milioni di italiani hanno detto SI all'acqua pubblica .Ricordiamo quanto lavoro e poi quanto siamo stati felici del risultato.... ma dopo tre anni cosa è cambiato? ricordiamoci che anche Acque del Chiampo da dove arriva la nostra acqua è una azienda privata anche se il capitale è pubblico.Il nostro lavoro non è terminato vincendo il referendum, stiamo infatti lavorando ancora e di più per la ripublicizzazione anche qui nei nostri comuni della valle.
Sete di giustizia, tre anni dopo il referendum sull'acqua
http://www.today.it/rassegna/acqua-referendum-tre-anni-dopo.htmlhttp://www.today.it/rassegna/acqua-referendum-tre-anni-dopo.html

lunedì 2 giugno 2014

22 -05-2014 Nasce il coordinamento interprovinciale " Acqua Libera dai Pfas "


Il 22 MAGGIO 2014 nella sede del Circolo di Legambiente “PERLA BLU“ di Cologna Veneta (Vr) si sono ritrovati i rappresentanti delle seguenti Associazioni e Gruppi operanti nelle provincie di Verona, Vicenza e Padova:
PERLA BLU DI LEGAMBIENTE – COLOGNA VENETA
ViVerBio G.A.S. (Gruppo di Acquisto Solidale) LONIGO
COMITATO VICENTINO NO ECOMAFIE
ACQUA BENE COMUNE VAL DEL CHIAMPO
COORDINAMENTO PROVINCIALE ACQUA BENE COMUNE VICENZA
ASSOCIAZIONE NO ALLA CENTRALE – OVEST VICENTINO
C.I.L.L.S.A. (CITTADINI PER IL LAVORO, LA LEGALITA’, LA SALUTE E L’AMBIENTE)
C.I.T.T.A.B. (COMITATO INTERCOMUNALE TUTELA TERRITORIO AREA BERICA)
I.S.D.E. (ASSOCIAZIONE MEDICI PER L’AMBIENTE – VICENZA)
MEDICINA DEMOCRATICA
LEGAMBIENTE VERONA
COMITATO AREA BERICA
C.T.T.O.A.V. (COMITATO TUTELA TERRITORIO ORGIANO ED ASIGLIANO VENETO) LEGAMBIENTE VENETO
allo scopo di coordinarsi nell’azione comune di contrasto all’inquinamento da sostanze perfluoroalchiliche, note comunemente come PFAS, delle falde acquifere e degli acquedotti di trenta comuni tra le provincie di Verona, Vicenza e Padova. Il coordinamento prende il nome di “COORDINAMENTO ACQUA LIBERA DAI PFAS”. A tale Coordinamento aderiscono, inoltre, privati cittadini e, a titolo personale, vari rappresentanti di gruppi politici presenti nelle zone interessate dall’inquinamento.
L’azione che il “COORDINAMENTO ACQUA LIBERA DAI PFAS” propone sarà sia informativa (sul reale pericolo che la presenza di tali sostanze nelle falde, nell’acqua pubblica e nei pozzi privati rappresenta per la salute umana e per l’ambiente), sia sotto forma di azione legale in tutte le sedi opportune, affinché venga fatta luce sulle responsabilità e le eventuali omissioni che hanno permesso tale inquinamento. Ricordiamo che gli abitanti delle zone interessate al fenomeno dell’inquinamento da PFAS si stimano intorno ai 250 mila.
Il Coordinamento è aperto alle associazioni, gruppi, movimenti e singoli cittadini che vogliono aderire: l’account a cui scrivere è info@nopfas.it.
Per il “COORDINAMENTO ACQUA LIBERA DAI PFAS” – Piergiorgio Boscagin (Presidente “Perla Blu”)