lunedì 3 dicembre 2012

due articoli apparsi sul Giornale di Vicenza il 29 e il 30 novembre scorso sul gassificatore di Arzignano e sui nostri gestori dell'acqua

Pubblico due articoli apparsi sul Giornale di Vicenza il 29 e il 30 novembre scorso sul gassificatore di arzignano e sui nostri gestori dell'acqua
MONTECCHIO/1
Il Consiglio
vuol dire la sua sul gassificatore
sui quotidiani

Dal GdiVi di venerdì 30 novembre 2012 PROVINCIA, pagina 42

Se Ato acquista un pagina sulla rivista del comune di Arzignano per parlare del gassificatore e del «percorso intrapreso trasparente e professionale per il recupero energetico dei fanghi», allora anche Montecchio vuole dire la sua sui quotidiani locali. Non è and
ata giù al Consiglio comunale castellano la decisione della dirigenza dell´ente d´ambito territoriale, che si occupa del controllo del servizio idrico, di pagare uno spazio su “In Arzignano" per reclamizzare che la tecnologia di smaltimento fanghi individuata è la preferibile. Tutti i consiglieri hanno votato compatti la mozione bipartisan, invitando l´Amministrazione a chiedere ad Ato un finanziamento per inserire in un organo di stampa di grande diffusione in provincia la netta presa di posizione della città contro il gassificatore e di organizzare incontri pubblici sul territorio.
«La scelta di acquistare una pagina - ha detto il neo consigliere di “Essere Montecchio" Andrea Borinato - è stata presa da Ato senza consultare o informare gli altri Comuni, La “trasparenza” sulla tecnologia decisa ci sarà solo quando verranno messi a disposizione i risultati delle sperimentazioni». Ancora più dura la posizione di Mario Guggino del Pdl: «La decisione è stata scorretta e tendenziosa. Non si può continuamente forzare la mano con elementari furbate, infischiandosene delle esigenze altrui e delle nostre precise richieste, mai chiarite, di ordine scientifico, tecnico, finanziario e di salute». Il vicesindaco Gianluca Peripoli ha ricordato: «Ato non è solo il settore conciario. È principalmente gestione dell´acqua». A.F.
I sindaci litigano. E così Arzignano chiude sull'ex Ato
MONTECCHIO. Discussione sulle nomine del nuovo Consiglio di bacino. Il Comune castellano ipotizza di lasciare l'ente se non sarà coinvolto Gentilin: «In passato ci sono stati contrasti. Ci vuole un team unito»
29/11/2012
Zoom Foto
Fanghi delle concerie al depuratore di Montebello nel 2010. ARCHIVIO
Arzignano blocca la porta dell'Ato Valchiampo al sindaco castellano Milena Cecchetto. Il presidente uscente Giorgio Gentilin (Pdl), nonché sindaco della città del Grifo, ha riserve nei confronti della candidatura di Montecchio e del suo sindaco leghista a entrare a far parte del comitato istituzionale del nuovo Consiglio di bacino. Da gennaio 2013 andrà a sostituire l'ente “Ambito territoriale ottimale” (Ato) che si occupa dell'organizzazione e controllo del servizio idrico integrato sul territorio. E che sta portando avanti l'accordo di programma sul gassificatore dei fanghi della concia. Se per la presidenza si va verso una riconferma, come emerso dall'incontro dei 13 comuni dell'Ato nei giorni scorsi, restano da definire i due rappresentanti del comitato istituzionale. Secondo i criteri stabiliti qualche giorno fa, con Gentilin a rappresentare la Valchiampo dovrebbe esserci un sindaco dell'ente gestore Medio Chiampo - e sarà Montebello - e un comune tra gli ex Mbs ovvero Brendola, Lonigo o Montecchio. La proposta emersa è che sia Montecchio a far parte del comitato istituzionale. Come confermato dai sindaci di Brendola Renato Ceron e di Lonigo Giuseppe Boschetto. Ma far conciliare le diverse “anime” dell'Ato non sarà così semplice. Giorgio Gentilin spiega: «Montecchio in questi anni ha dimostrato di essere in contrasto con le linee operative della maggioranza dell'Ato. Se ci sono i presupposti per lavorare con un comitato istituzionale che ci consenta di raggiungere gli obiettivi necessari al distretto della vallata, e di portare avanti l'accordo di programma esistente, sono disponibile a mantenere l'incarico. Ma se non si potrà raggiungere una serena operatività e avere un team unito non è obbligatorio che io presenti la mia candidatura. Il mio impegno c'è per risolvere insieme i problemi». Di più il primo cittadino di Arzignano non dice.
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Luisa Nicoli

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