giovedì 28 giugno 2012

delibera del Comune di Santorso sulla ripubblicizzazione dell'acqua

La giunta comunale di Santorso ha recentemente approvato un atto d'indirizzo per la ripublicizzazione del servizio idrico.
Il 29 giugno, in collaborazione con il Forum Acqua Bene Comune di Vicenza e FestAmbiente Vicenza, il Comune di Santorso approfondirà il tema dell'acqua, a partire dall'esito referendario di un anno fa, durante una conferenza dal titolo eloquente: "L'ACQUA NON E' UNA MERCE". Con l'occasione pubblichiamo sul nostro blog la delibera del Comune di Santorso sulla ripubblicizzazione dell'acqua, con la speranza che ciò sia di esempio per tutti i nostri Comuni.

COMUNE DI SANTORSO
Provincia di Vicenza
VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE
N. 62 del 02/04/2012
Oggetto: ATTO DI INDIRIZZO PER LA RIPUBLICIZZAZIONE DELL'ACQUA
L'anno duemiladodici addì due del mese di aprile alle ore 18:30, nella sede municipale, previo
esaurimento delle formalità prescritte dalla Legge e dallo Statuto, si è riunita la Giunta Comunale
sotto la presidenza del Sindaco Pietro Menegozzo. Partecipa all'adunanza ed è incaricato della
redazione del presente verbale il Il Segretario Comunale Salamino dott.ssa Maria Grazia.
Sono presenti i Signori:
Cognome e Nome Funzione Presente Assente
MENEGOZZO PIETRO Sindaco X
ZAFFONATO ILARIO Vice Sindaco X
MANZA PAOLO Assessore X
DALLE NOGARE STEFANO Assessore X
BONOTTO ALESSANDRA MARIA Assessore X
ZAVAGNIN ELENA Assessore Esterno X
Il Presidente, riconosciuta legale l’adunanza, dichiara aperta la seduta ed invita la Giunta Comunale a trattare il seguente argomento:
Proposta di deliberazione della Giunta Comunale
Oggetto: ATTO DI INDIRIZZO PER LA RIPUBLICIZZAZIONE DELL'ACQUA
[…]
La Giunta, su proposta del Forum Acqua Bene Comune
Premessoche l'acqua è un bene essenziale ed insostituibile per la vita e, pertanto, la disponibilità e l'accesso all'acqua potabile e all'acqua necessaria per il soddisfacimento dei bisogni collettivi costituiscono un diritto inviolabile dell'uomo, un diritto universale, indivisibile, che si può annoverare fra quelli di cui all'articolo 2 della Costituzione;
che con la promulgazione della Carta Europea dell'Acqua (Strasburgo 1968) la concezione dell'acqua come “bene comune” per eccellenza si è progressivamente affermata a livello mondiale; che il bene acqua, pur essendo rinnovabile, per effetto dell'azione antropica può esaurirsi: è quindi responsabilità individuale e collettiva prendersi cura di tale bene, utilizzarlo con saggezza, e conservarlo affinché sia accessibile a tutti e disponibile per le future generazioni;
che la Risoluzione del Parlamento Europeo del 15 marzo 2006 sul IV Forum mondiale dell'Acqua dichiara “l'acqua è un bene comune dell'umanità” e chiede che siano esplicati tutti gli sforzi necessari a garantire l'accesso all'acqua alle popolazioni più povere entro il 2015 ed insiste affinché “la gestione delle risorse idriche si basi su un'impostazione partecipativa e integrata, che coinvolga gli utenti ed i responsabili decisionali nella definizione delle politiche in materia di acqua a livello locale e in modo democratico”;
che, inoltre, la risoluzione del Parlamento Europeo dell'11 marzo 2004 sulla strategia per il mercato interno già affermava “essendo l'acqua un bene comune dell'umanità, la gestione delle risorse idriche non deve essere assoggettata alle norme del mercato interno”;
che il principio dell'accesso all'acqua come diritto fondamentale di ogni persona, secondo criteri di parità sociale e di solidarietà, è stato, altresì, recentemente ribadito dall'assemblea Generale delle Nazioni Unite (Risoluzione ONU del 29 luglio 2010);
Consideratoche l'esito della consultazione referendaria del 12 e 13 giugno scorso ha determinato l'abrogazione sia dell'articolo 23bis del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con la legge 6 agosto 2008, n.133 e successive modificazioni e integrazioni, sia del comma 1 dell'articolo 154 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152;
che sussistono, pertanto, le condizioni normative per promuovere la ripubblicizzazione dei servizi idrici;
che è opportuno introdurre nell'ordinamento comunale la definizione di servizio idrico integrato come servizio pubblico essenziale di interesse generale al fine di garantire l'accesso all'acqua per tutti;
Considerato, infine,che l'Amministrazione comunale condivide sostanzialmente gli obiettivi del movimento mondiale del Forum dei movimenti per l'acqua, che coinvolge un sempre maggiore numero di enti locali in tutto il Paese, e ritiene opportuno, anche in relazione all'assetto costituzionale, sviluppare un'azione tesa a riformare il sistema di gestione del servizio idrico, che superi il modello di gestione mediante affidamento a soggetto giuridico privato e ha come obiettivo la realizzazione di un modello di gestione pubblica-partecipata, mediante affidamento ad un soggetto giuridico di diritto pubblico;
Ritenutoche è necessario individuare e fare propri alcuni principi basilari in tema di concezione dell'acqua come bene comune;
che è opportuno prevedere, in tale percorso di scelte, la consultazione delle organizzazioni della “cittadinanza attiva”, al fine di realizzare il necessario processo partecipativo; che uno degli obiettivi è rendere la società di gestione del servizio idrico un soggetto giuridico di diritto pubblico, con le caratteristiche di azienda improntata a criteri di economicità, efficienza, trasparenza e partecipazione;
DELIBERA
1) di fare propri e approvare i seguenti principi:
• l'acqua è un bene comune, un diritto umano universale non assoggettabile a meccanismi di mercato;
• la proprietà e la gestione del servizio idrico devono essere pubbliche e improntate a criteri di equità, solidarietà (anche in rapporto alle generazioni future) e rispetto degli equilibri ecologici;
2) di procedere, di concerto con il Forum dei movimenti per l'acqua, alla consultazione delle
organizzazioni della “cittadinanza attiva”, al fine di realizzare il necessario processo partecipativo;
3) di procedere di concerto con il Forum dei movimenti per l'acqua, all'audizione di esperti nei
settori giuridico, economico, aziendale, al fine di acquisire ulteriori conoscenze per l'elaborazione
di un modello di gestione coerente con i principi richiamati, approfondendo i seguenti temi:
• Tipologie societarie e modelli organizzativi delle stesse che permettono il raggiungimento degli obiettivi citati in premessa.
• Realizzabilità e modalità costitutive di aziende di diritto pubblico
◦ Legislazione e giurisprudenza comunitaria e italiana in materia;
◦ Forme di gestione tramite enti di diritto pubblico
• L'economia degli enti di diritto pubblico
Differenze di tassazione tra S.p.A. e aziende strumentali pubbliche Il Patto di Stabilità Interno e le conseguenze dell'assoggettamento delle aziende speciali e “in house”;
Accesso al credito
• Forme di gestione partecipativa
4) di garantire l'attività di consultazione e di condivisione in condizioni di massima trasparenza e
partecipazione, anche mediante l'utilizzo del web.
5) di proporre, nelle opportune sedi, tale percorso ai comuni dell'AATO Bacchiglione e della
provincia di Vicenza.
Oggetto: ATTO DI INDIRIZZO PER LA RIPUBLICIZZAZIONE DELL'ACQUA
LA GIUNTA COMUNALEVista la proposta di delibera allegata alla presente;
Ritenuto di approvarla in ogni sua risultanza;
Visti i pareri espressi dai responsabili di settore e dal Segretario Comunale e che si allegano;
Con voti unanimi espressi nelle forme di legge;
DELIBERA1) di approvare l'allegata proposta di delibera in ogni sua risultanza;
2) di dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile .
Il presente verbale è stato letto, approvato e sottoscritto.
IL SINDACOPietro Menegozzo
IL SEGRETARIO COMUNALESalamino dott.ssa Maria Grazia

[nota: alcune righe di carattere burocratico sono state qui omesse, per avere il testo completo contattare il Comitato ABC Valchiampo all'indirizzo e-mail abc.valchiampo@gmail.com]

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