l'illustrazione è di Pawla Kuczynskiego |
Dico la verità, se avessi saputo fin dall’inizio cosa comportava far parte di un Comitato per l’Acqua nella Valle del Chiampo, forse avrei lasciato perdere.
Per i Referendum ho fatto volantinaggi, attaccato manifesti, organizzato manifestazioni artistiche, partecipato a riunioni (qualche volta noiose) ma niente è paragonabile a doversi studiare documenti come la VAS (Valutazione Ambientale Strategica, 2 documenti da 140 pagine l’uno) che è stato solo il primo di una lunga serie di documenti tecnici che si stanno accumulando uno dopo l’altro sulla mia scrivania e nel mio PC.
L’ostacolo peggiore quando ti vuoi occupare di QUALUNQUE COSA in Italia è la burocrazia. Tocca studiare, e non è affatto semplice.
Eppure…
Se lo si fa con lo spirito giusto, può diventare anche appassionante. Bisogna avere un po’ di fantasia, fingersi il detective di un romanzo giallo, o un cacciatore di gossip all’interno di una gigantesca soap-opera e, dopo un po’, le soddisfazioni arrivano.
Infatti ieri, 30 giugno 2012, sul Giornale di Vicenza è uscito questo articolo, dal titolo: “Sì ad un gestore unico per l'acqua dell'Ovest”
Per i Referendum ho fatto volantinaggi, attaccato manifesti, organizzato manifestazioni artistiche, partecipato a riunioni (qualche volta noiose) ma niente è paragonabile a doversi studiare documenti come la VAS (Valutazione Ambientale Strategica, 2 documenti da 140 pagine l’uno) che è stato solo il primo di una lunga serie di documenti tecnici che si stanno accumulando uno dopo l’altro sulla mia scrivania e nel mio PC.
L’ostacolo peggiore quando ti vuoi occupare di QUALUNQUE COSA in Italia è la burocrazia. Tocca studiare, e non è affatto semplice.
Eppure…
Se lo si fa con lo spirito giusto, può diventare anche appassionante. Bisogna avere un po’ di fantasia, fingersi il detective di un romanzo giallo, o un cacciatore di gossip all’interno di una gigantesca soap-opera e, dopo un po’, le soddisfazioni arrivano.
Infatti ieri, 30 giugno 2012, sul Giornale di Vicenza è uscito questo articolo, dal titolo: “Sì ad un gestore unico per l'acqua dell'Ovest”
Due mesi fa, questo articolo mi sarebbe passato sotto il naso assolutamente inosservato.
Ma non oggi, dopo aver letto la VAS e aver osservato questa cartina, in cui si evidenziano i confini dei due (sottolineo: due) gestori dell’Acqua nell’ATO più piccolo d’Italia.
Ma non oggi, dopo aver letto la VAS e aver osservato questa cartina, in cui si evidenziano i confini dei due (sottolineo: due) gestori dell’Acqua nell’ATO più piccolo d’Italia.
Perfino nella mia totale ignoranza e ingenuità, mi sono chiesta: come mai l’Ambito Territoriale Ottimale più piccolo (e inquinato, e ricco d’acqua, ma pur sempre il più piccolo) d’Italia, ha ben due (2) gestori dell’Acqua?
Come mai non si sono fusi, nonostante dal 1994 (con la legge 36 sulla riforma del Servizio Idrico Integrato) in poi, le normative e le leggi parlino sempre di un unico gestore per ogni ATO?
E come funzionano questi nostri gestori? In che rapporti sono tra loro?
Cercando nel web, seguendo i sassolini come Pollicino, si trovano notizie interessanti quanto allarmanti, come questa: (Indagate: Vicenza ci avvelena) http://www.inventati.org/mediablitz/rassegna/090406.html#2
dove si parla di “diluizioni irregolari degli scarichi, di condotte segrete, di situazioni gestionali tutte da approfondire ed all’emissione di otto avvisi di garanzia.” a carico di chi gestiva il depuratore di Montebello Vic.no nel 2006.
Ma adesso siamo nel 2012, di acqua sotto i ponti (e nel tubo collettore) ne è passata tanta. A che punto siamo? Qual è la situazione attuale?
Possibile che in 6 anni non si sia saputo più niente?
Come ogni mamma sa bene, quando c’è troppo silenzio in casa è il caso di preoccuparsi…
Forse le notizie in realtà ci sono, ma il problema è che siamo distratti da troppe stupidaggini per accorgercene. Mi rendo conto che la colpa è anche mia, che quello che ho fatto fino adesso non basta, che per occuparsi dell'Acqua non è sufficiente distribuire volantini.
E allora, appassioniamoci a queste storie, leggiamo, studiamo, cerchiamo di capire cosa sta succedendo. Sicuramente è più istruttivo che seguire “Beautiful”, e sicuramente più utile.
Pare che finalmente Acque del Chiampo SpA e Medio Chiampo SpA stiano per fondersi in un’unica società. In teoria dovrebbe essere un’ottima notizia. In pratica, sappiamo che Medio Chiampo SpA ha avuto delle difficoltà e delle vicende controverse, che oggi speriamo risolte.
Gestire l’Acqua nella Valle del Chiampo è compito tutt’altro che facile. Speriamo che questo compito venga affidato a qualcuno che lo sappia fare bene, con onestà e trasparenza, nell’interesse di tutti i cittadini e della salvaguardia dell’ambiente e della nostra salute.
Anzi, non speriamolo soltanto.
Pretendiamolo.
Hai una buona forza e un buon impegno civile, sei propositiva insomma. Ti riconosco in tutto questo, io non credo,oggi, di esserne capace e comunque l'uso della RETE per tale scopo è veramnete utile. Ciao Mara
RispondiEliminaGrazie a te per essere passato, Enzo!
EliminaMara