domenica 12 gennaio 2014

04-01-2014 Gassificatore : progetto tutto da rifare

Molto importante l'articolo di Luisa Nicoli sul gassificatore per il fanghi conciari ad Arzignano di oggi del GdV di cui riportiamo sia l'articolo online e sia quello cartaceo in allegato che cita anche che con il fondocassa Acque del Chiampo vuole far fronte al problema della contaminazione da sostanze perfluoro alchiliche.



ARZIGNANO. «Il 2014 non sarà l´anno del gassificatore». Lo ha detto il presidente del Consiglio di Bacino Valchiampo, nonché sindaco di Arzignano, Giorgio Gentilin. Esclusa l´ipotesi di utilizzare l´impianto di Bergen in Norvegia, tutto viene rimesso in discussione. Intanto dal ministero all´Ambiente, come da accordo, è arrivata la prima rata del finanziamento per la realizzazione dell´impianto per 1,2 milioni.
Nel bilancio 2014 del Consiglio di Bacino, approvato a fine dicembre, ci sono 2,2 milioni di euro destinati all´impianto, e cioè la seconda rata del ministero, 1,2 milioni, e un contributo regionale di 1,5 milioni di uro.
Praticamente si riparte. «Il 2014 - precisa Gentilin - servirà per tracciare il percorso per arrivare all´impianto. Del resto non c´è motivo di affrettare i tempi per trovare una soluzione che va ponderata».
Il 15 gennaio, intanto, è fissato un incontro in Regione del Comitato di controllo, che dovrà fare il punto anche sul gassificatore. «Sulla base di un accordo di programma quadro e integrativo sottoscritto a giugno del 2013, che però dovrà essere rivisto perché è stata bocciata l´ipotesi di utilizzare l´impianto esistente di Bergen - continua Gentilin - Acque del Chiampo dovrà nominare due commissioni, tecnica e di trasparenza, costituite da esperti qualificati che avranno il compito di indicare le caratteristiche che dovrà avere l´impianto. I tempi si allungano di qualche mese, certo».
L´iter, dunque, ricomincia? «No, diciamo che viene rimodulato - risponde -, per ricercare la migliore tecnologia tra quelle esistenti. Con tutto il tempo e la serenità necessaria e su sperimentazioni pratiche. L´impianto di trattamento fanghi è un obiettivo da raggiungere, ma senza urgenza».
Nel frattempo, è stato prorogato di un anno il divieto di smaltimento in discarica dei rifiuti e fanghi con potere calorifico superiore ai 13 mila kj al chilo. «Solo un anno non ci preoccupa più di tanto - aggiunge -. Abbiamo una discarica operativa e un contratto per il conferimento anche a Sogliano sul Rubicone. E contiamo che la legge, che fissa il potere calorifico dei fanghi in discarica, venga cancellata. Non dimentichiamo, tra l´altro, che l´accordo integrativo di giugno non è ancora stato firmato da Montebello,Montecchio e dalla società Medio Chiampo».

Luisa Nicoli

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