Molto importante l'articolo di Luisa Nicoli sul gassificatore per il
fanghi conciari ad Arzignano di oggi del GdV di cui riportiamo sia
l'articolo online e sia quello cartaceo in allegato che cita anche che
con il fondocassa Acque del Chiampo vuole far fronte al problema della
contaminazione da sostanze perfluoro alchiliche.
ARZIGNANO. «Il 2014 non sarà l´anno del gassificatore». Lo ha detto
il presidente del Consiglio di Bacino Valchiampo, nonché sindaco di
Arzignano, Giorgio Gentilin. Esclusa l´ipotesi di utilizzare l´impianto
di Bergen in Norvegia, tutto viene rimesso in discussione. Intanto dal
ministero all´Ambiente, come da accordo, è arrivata la prima rata del
finanziamento per la realizzazione dell´impianto per 1,2 milioni.
Nel bilancio 2014 del Consiglio di Bacino, approvato a fine dicembre, ci
sono 2,2 milioni di euro destinati all´impianto, e cioè la seconda rata
del ministero, 1,2 milioni, e un contributo regionale di 1,5 milioni di
uro.
Praticamente si riparte. «Il 2014 - precisa Gentilin - servirà
per tracciare il percorso per arrivare all´impianto. Del resto non c´è
motivo di affrettare i tempi per trovare una soluzione che va
ponderata».
Il 15 gennaio, intanto, è fissato un incontro in Regione
del Comitato di controllo, che dovrà fare il punto anche sul
gassificatore. «Sulla base di un accordo di programma quadro e
integrativo sottoscritto a giugno del 2013, che però dovrà essere
rivisto perché è stata bocciata l´ipotesi di utilizzare l´impianto
esistente di Bergen - continua Gentilin - Acque del Chiampo dovrà
nominare due commissioni, tecnica e di trasparenza, costituite da
esperti qualificati che avranno il compito di indicare le
caratteristiche che dovrà avere l´impianto. I tempi si allungano di
qualche mese, certo».
L´iter, dunque, ricomincia? «No, diciamo che
viene rimodulato - risponde -, per ricercare la migliore tecnologia tra
quelle esistenti. Con tutto il tempo e la serenità necessaria e su
sperimentazioni pratiche. L´impianto di trattamento fanghi è un
obiettivo da raggiungere, ma senza urgenza».
Nel frattempo, è stato
prorogato di un anno il divieto di smaltimento in discarica dei rifiuti e
fanghi con potere calorifico superiore ai 13 mila kj al chilo. «Solo un
anno non ci preoccupa più di tanto - aggiunge -. Abbiamo una discarica
operativa e un contratto per il conferimento anche a Sogliano sul
Rubicone. E contiamo che la legge, che fissa il potere calorifico dei
fanghi in discarica, venga cancellata. Non dimentichiamo, tra l´altro,
che l´accordo integrativo di giugno non è ancora stato firmato da
Montebello,Montecchio e dalla società Medio Chiampo».
Luisa Nicoli
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