lunedì 16 settembre 2013

Sul sito Acque del Chiampo sono state inserite le ultime analisi della nostra acqua prelevata il 30 luglio scorso

Le analisi son state aggiunte il 10 settembre sul sito di Acque del Chiampo ma non ci sono le analisi dei perfluorati alchilici che aspettavamo! Ma come mai su quella della casetta di Lonigo invece ci sono? forse perchè nella casetta l'acqua viene ulteriormente filtrata?


Cliccate poi nel link per leggere le analisi inserite nel sito con questo LORO  commento 


L'acqua da bere
La qualità dell'acqua

Vedi i dati relativi all'analisi dell'acqua »
Caratteristiche delle acque della Valle del Chiampo e giudizio di qualità

La qualità delle fonti di approvvigionamento idrico non può essere definita al di fuori di un contesto normativo o scientifico che ne stabilisca i requisiti. Fin dal 1958 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha elaborato criteri di qualità per le acque destinate al consumo umano, fatti propri dalle Istituzioni ed inseriti nelle normative dei singoli Stati. Per il nostro Paese vale il Decreto legislativo 2 febbraio 2001, n. 31, che recepisce la direttiva comunitaria 98/83, relativa alle acque destinate al consumo umano.
Sulla base di queste norme, l’acqua viene sottoposta ad un complesso di analisi fisica, chimica e microbiologica, i cui risultati vengono gestiti mediante precise e rigorose procedure aziendali.

I parametri più importanti che vengono e devono essere riportati sul referto emesso dal laboratorio sono quelli che permettono di capire le caratteristiche, e quindi la qualità, dell’acqua che si beve. I parametri sono suddivisi in fisici, chimico-fisici, chimici e microbiologici. Per questi ultimi vengono, di norma, riportati i macrodescrittori, cioè le specie chimiche, che danno la composizione delle acque e che servono altresì alla loro classificazione.
Va sottolineato che le acque acquistano la propria composizione in base alle caratteristiche delle rocce e dei terreni che attraversano, così come scriveva Plinio nella Naturalis Historia “Tales sunt aquae qualis terra per quam fluunt” (XXXI, 52).

Le fonti di approvvigionamento di Acque del Chiampo si possono suddividere in nove gruppi:
• le sorgenti Brassavalda (loc. Marana) comuni di Crespadoro e Altissimo
• la sorgente Papalini, Crespadoro
• i pozzi in loc. Arso, Chiampo
• i pozzi in loc. Grumello, Chiampo
• i pozzi in località Canove (Tezze), Arzignano
• i pozzi in via Roggia, Montorso Vicentino
• i pozzi in loc. Longa e Natta, Montecchio Maggiore
• i pozzi in loc. Madonna dei Prati, Brendola
• i pozzi in loc. Almisano, Lonigo gestiti non gestiti da Acque del Chiampo spa.

Le principali caratteristiche organolettiche, chimiche e microbiologiche delle principali fonti di approvvigionamento (pozzi e sorgenti) sono riportate nel prospetto di analisi - Caratteristiche di qualità acqua potabile.
Le analisi delle acque evidenziano caratteristiche chimiche e microbiologiche buone, a volte eccellenti.
Nelle sorgenti dell’Alta Valle, che servono i comuni di Nogarole, Altissimo, Crespadoro e San Pietro Mussolino, la mineralità risulta equilibrata (durezza di 16-17 °F), mentre la presenza di nitrati è quella tipica delle acque naturali di montagna (da 1 a 3 mg NO3/l).

Per i pozzi di fondovalle, i valori di concentrazione delle sostanze disciolte nell’acqua sono più alti, ma comunque ben al di sotto dei valori di Concentrazione Massima Ammissibile (CMA), prescritti dalla normativa vigente: ciò si evince dall'analisi dei pozzi di Chiampo, Arzignano (zona Canove), Brendola e Montecchio Maggiore, in cui i cloruri si mantengono intorno ai 8 mg/l, i nitrati non superano gli 15 mg/l e la durezza è mediamente 25-30 °F.
L’acqua erogata in comune di Lonigo proviene dai pozzi della falda idrica di Almisano: le concentrazioni di cloruri sono intorno ai 34 mg/l, i nitrati 17 mg/l e la durezza è mediamente 34 °F.
È possibile, utilizzando quattro parametri (residuo fisso, durezza totale, alcalinità, solfati), classificare le acque come bicarbonato – calciche e bicarbonato – calciche con basso e medio tenore di solfati, come prospetto di analisi.

Il significato di questi parametri è il seguente:

- Il residuo fisso a 180°C rappresenta il contenuto dei sali totali e viene espresso in mg/l.
Esempio: 1 litro di acqua di Chiampo contiene, in media, 300 mg di sostanze disciolte. Queste sostanze disciolte sono costituite da composti inorganici, di cui oltre il 90% è idrogenocarbonato di calcio.

Va sottolineato che questo sale caratterizza tutte le acque del bacino idrogeologico ma anche, come si vedrà, di quelli vicini (ad es. quello delle acque di Recoaro e quello delle Valli del Pasubio).

- La somma degli ioni ioni Ca2+ e Mg2+ costituisce la “durezza totale” dell’acqua: questi infatti sono le specie ioniche predominanti che provengono dall’alterazione e dall’attacco chimico delle rocce (calcite e dolomite). Queste due specie, ioni Ca2+ e Mg2+, sono in equilibrio con il più importante anione, costituito dall’idrogenocarbonato, HCO3-, che si forma dalla presenza di anidride carbonica (CO2) proveniente dall’atmosfera e dall’attacco chimico dalla stessa sulle rocce.. Si tratta di un parametro tecnologico, introdotto per sapere se un acqua è incrostante o aggressiva, cioè se l’acqua forma depositi calcarei oppure fa diventare l’acqua “rossa”. La durezza va vista in funzione di altri parametri (pH, presenza di metalli, ecc.). La durezza permette di effettuare una classificazione delle acque. Si tratta di acque con durezza veramente modesta, che non comporta inconvenienti di sorta, in quanto nelle lavastoviglie viene rimossa a monte dell’utilizzo, mentre nelle lavatrici si utilizzano detersivi in grado di neutralizzarla.

- Un’altra specie chimica che differenzia le acque del comune di Chiampo e quelle di Arzignano, è lo ione solfato, SO42-, che, seppure in concentrazione moderata, partecipa con i bicarbonati ad equilibrare l’acqua. Si può affermare, comunque, che la presenza di solfati non provoca inconvenienti.

I parametri microbiologic (Coliformi totali, escerichiacoli e enterococchi) i sono i principali indicatori della qualità dell’acqua dal punto di vista della potabilità.

La contaminazione microbiologica si può osservare talvolta unicamente nelle acque di sorgente, peraltro non in tutte; tuttavia nella maggior parte della rete dell’acquedotto viene utilizzato l’ipoclorito di sodio come disinfettante a scopo preventivo.

Dal punto di vista igienico-sanitario la disinfezione è fondamentale, e questa è tanto più importante quanto la rete di distribuzione è estesa ed utilizza diversi tipi di acque. Il cloro, sotto forma di ipoclorito, è il più diffuso disinfettante utilizzato in tutto il mondo.

Sono stati esaminati solo alcuni parametri, quelli a nostro giudizio più importanti. Attualmente l’attenzione del legislatore è volta soprattutto all’inquinamento delle acque da parte di sostanze pericolose che, almeno fino ad oggi, non hanno intaccato le acque sotterranee.

I dati portano a dare un giudizio più che positivo sull’acqua distribuita dal Acque del Chiampo SpA.
http://www.acquedelchiampospa.it/qualita_acqua.html

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