mercoledì 9 luglio 2014

Contaminazione da Pfas e analisi del rischio. Sul Bur l'Accordo tra Regione e Iss per il supporto tecnico scientifico

Contaminazione da Pfas e analisi del rischio. Sul Bur l'Accordo tra Regione e Iss per il supporto tecnico scientifico
a Logo Veneto nuovoE’ stata pubblicata sul Bur numero 60 del 17 giugno la delibera  764 del 27 maggio con cui la Giunta regionale ha approvato l'Accordo di collaborazione tra la Regione del Veneto e l'Istituto Superiore di Sanità finalizzato al “supporto tecnico scientifico, analitico e consultivo per l'analisi di rischio correlato alla contaminazione da Pfas di matrici ambientali e filiera idro-potabile in talune circostanze territoriali, e potenziale trasferimento di Pfas alla filiera alimentare e allo studio di biomonitoraggio". La Regione Veneto si avvarrà quindi delle competenze dell’Iss “per tutelare la salute della popolazione nell'utilizzo dell'acqua ad uso potabile e completare le azioni di prevenzione nell'ambito della messa in sicurezza della filiera idropotabile in relazione alla contaminazione da sostanze perfluoroalchiliche”. La durata dell’accordo è fissata in 30 mesi a decorrere dall’inizio delle attività di studio e ricerca.
Responsabili scientifici saranno per l’Iss la dottoressa Loredana Musumeci e per la Regione Veneto la dottoressa Francesca Russo.
Come si ricorderà con la Dgr 168 del 20 febbraio scorso "Pianificazione delle attività a tutela della salute dei soggetti esposti alla presenza di sostanze perfluoroalchiliche nelle acque potabili" sono state definite le attività necessarie a fronteggiare la problematica della presenza Pfas nelle acque potabili erogate dalle reti acquedottistiche, a seguito della nota del Ministero della Salute del 29 gennaio e del documento tecnico dell'Istituto Superiore di Sanità del 16 gennaio.
“Per regolamentare e valutare eventuali scostamenti correlati all'analisi dei dati rispetto ai livelli di performance indicati dall'Iss – si legge ora nella nuova delibera pubblicata sul Bur di ieri - sono in corso di elaborazione delle procedure di indirizzo regionali che prevedono: valutazioni statistiche sulla rappresentatività delle informazioni rilevate dalla rete regionale dei controlli; indicazioni tecnologiche conseguenti ad eventuali superamenti; sorveglianza sul mantenimento dei livelli di performance ed eventuali provvedimenti di limitazione d'uso ed analisi di rischio basata sugli strumenti di Tdi già indicati dall'Efsa”. Peraltro, si aggiunge, “l'Istituto Superiore di Sanità ha già fornito nella tematica in oggetto, supporto tecnico-scientifico alla Regione del Veneto nell'elaborazione dei dati acquisiti dalle strutture del territorio sulla contaminazione delle acque, da destinare e destinate al consumo umano, supportando i processi decisionali nel breve e medio periodo”.
Scarica qui 764_AllegatoA_275287.pdf
A cura c.fo – 18 giugno 2014 – riproduzione riservata 
 

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