lunedì 7 luglio 2014

L'assemblea non aperta al pubblico di "Vivereacqua" con politici e manager vicentini

L'assemblea non aperta al pubblico di "Vivereacqua" con politici e manager vicentini

Di Citizen Writers | Sabato 28 Giugno alle 14:20 ArticleImage
Riceviamo da Gianni Padrin, presente come uditore M5S, e pubblichiamo - Assemblea non aperta al pubblico a Novoledo, organizzata da Vivereacqua, la società veneta che associa varie partecipate di gestione delle acqua di acquedotti, fognature e depurazione. Si parlava di emissione di minibond di Viveracqua Hydro-bond per realizzare molti altri investimenti su acquedotti e fognature.
Le obbligazioni verranno sottoscritte per metà dalla BEI Banca Europea Investimenti per 180 milioni di € con tasso inferiore al 5%, e l'altra metà da banche locale e fondi pensioni.
Nella cartolarizzazione interverrà una società veicolo SPV. Veneto Sviluppo spa contribuisce al credit enhancement. Alla riunione hanno partecipato Flavio Marelli, membro del Cda di Acque Vicentine e candidato della lista Variati a Vicenza e marito dell’on. Daniela Sbrollini del Pd, i parlamentari  Ginato, Filippin (entrati più tardi) del Pd-L e l'assessore al bilancio regionale Ciambetti, il consigliere regionale Berlato Sella e Stefano Fracasso (uscito a metà), l’assessore Dalla Pozza in rappresentanza di Variati e molti sindaci o loro delegati che aderiscono ad Acque Vicentine,
In rappresentanza del Sen. Cappelletti 3 appartenenti al gruppo 5 Stelle di Torri di Quartesolo (con il neo consigliere Fabbiani), a cui il presidente del Consiglio Amministrazione Acque Vicentino Angelo Guzzo ha espresso soddisfazione per la presenza.
La società Acque vicentine è molto indebitata, ma nonostante questo (ha detto il presidente di Viveracqua Trolese) le società di rating hanno dato un buon punteggio in quanto i debiti contratti sono usati per uno scopo d’uso diretto ed immediato con un buon piano d’investimenti, atto allo sviluppo, mantenimento, controllo della rete idrica (in entrata) e altrettanto per la rete fognaria e di relativa depurazione (in uscita).
L’Europa con i finanziamenti diretti è favorevole anche ad aumentarli di molto, pur di favorire un buon progetto a lungo termine, con beneficio agli utenti. Non li potevano dare alla regione o allo stato, in quanto il loro rating è sottozero, e non si fidano dei politicanti.
I costi di queste operazioni sono molto importanti, vista l’enorme kilometrica rete idrica e fognaria, di contatori e di sensori, di personale specializzato e super specializzato, lavori di scavo, opera, riempimento e riasfaltazione su tubature varie, progettazioni, ricerche, analisi e controllo di innumerevoli cantieri. Rifare o iniziare di nuovo un solo tratto di 1 km è molto oneroso.
La scelta degli italiani con il referendum di operare in pubblico e non con aziende private è la migliore per lo scopo prefissato.
Il problema è di non andare oltre la regione nelle acquisizioni di aziende-consorzi x Viveacqua, altrimenti è certo il coinvolgimento romano con relative tangenti enormi, intrallazzi, disfunzioni, non controllo della bontà dell’acqua degli acquedotti, perdite e scarichi fognari, oltre che aumenti delle tariffe.
Vivereacqua è una società esterna che ha il compito di fare da capo a tutte le aziende locali, per alcune funzioni:
1)  acquisto di  materiale in quantità, abbassandone il prezzo,
2)  maggiore controllo sulle funzioni e attività delle stesse,
3)  gestire meglio attività che sarebbero troppo piccole per singole aziende,
4) avere una visione non solo tecnica, ma anche politica della “cosa bene pubblico” acqua-acquedotti e acque reflue-fognature-depuratori.
Il discorso è politicamente perfetto ed è stato ben descritto da Trolese e a margine da Guzzo.
Nessuno però ha detto che le spese del debito comunque saranno ripianate dagli utenti, anche senza interessi o comunque molto bassi. Ma è anche giusto, viste le spese per lavori realmente fatti. Ricordo che per l’inquinamento di Ancignano, Acque Vicentine ha dovuto fare una nuova rete di qualche km in poche settimane a sue ingenti spese momentaneamente.
L’italiano medio non ha idea di cosa sono gli acquedotti e fognature-depurazione, infatti il costo medio in Italia è ancora basso, proprio perché non sono ancora completate queste opere, come in uno stato moderno dovrebbe essere. Abbiamo posto delle domande ad alcuni invitati eccellenti, tramite un semplice foglietto:
Domande per Centro Idrico di Novoledo e dirigenti e presidenti Acque
1) Che posizioni prenderete, in maniera generica o puntuale o di qualsiasi tipo, in merito agli inquinanti cancerogeni trovati in quantità così alta, presenti in molti pozzi privati e pubblici di approvvigionamento ?
2) In merito agli inquinanti presenti in quantità impressionante nelle acque di falda della valle dell’Agno, intendete prendere in considerazione la soluzione prospettata dal dott. Vittorio Rizzoli di Lonigo, cioè di prelevare l’acqua da pozzi da fare o forse già presenti nella vicina valle più ad ovest, pressoché incontaminata ?
3) Pubblicamente, quindi tramite un atto formale giudiziario, intendete presentare una richiesta di danno alle aziende Miteni e Marzotto, come produttrici dirette del danno da inquinamento consapevole ?
4) i filtri anti Pfas sono effettivamente bloccanti il veleno in maniera costante e sufficiente ad un decente abbassamento dei quantitativi, ben al di sotto dei limiti di legge ? Viste le modifiche della filtrazione con filtri vecchi.
5) Come vi ponete in merito al consumo alimentare degli animali da allevamento, visto che poi ce li mangiamo, sia in merito al consumo da acquedotti, che da pozzi ?
6) Ritenete sufficiente dal punto di vista medico, gli attuali alti livelli massimi previsti per legge, o sarebbe meglio abbassarli, tramite legge apposita (già presentata alla camera), visto che l’effetto degli inquinanti cancerogenici è “importante” e potente anche a basse dosi giornaliere e fortemente deleterio a lungo termine, sapendo inoltre, che ci sono altri inquinanti cancerogenici presenti, facendo effetto sandvich sul genoma umano e animale ?
Come prevedevamo ha fatto effetto la grandezza del carattere. L’hanno letto subito tutto il consigliere regionale Berlato Sella che ha annuito e ha parlato dei vecchi tempi. Poi Trolese che ha risposto molto intelligentemente e prudentemente sul punto 6…
L’hanno avuto anche: il marito di Sbrollini, Ginato e Filippin che quasi sicuramente mi risponderanno più TvA e forse GdV.

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