martedì 8 luglio 2014

Mozione sull' autostrada Pedemontana presentata da Pietrangelo Pettenò Consigliere della Sinistra Veneta

Mozione sull' autostrada Pedemontana presentata da Pietrangelo Pettenò Consigliere della Sinistra Veneta
Al Presidente della Giunta Regionale
Luca Zaia
Al Presidente del Consiglio Regionale
Clodovaldo Ruffato
Al Presidente della Commissione II
Andrea Bassi
> Al Presidente Commissione VII
> Nicola Ignazio Finco
> ai Consiglieri Regionali
> Egregi Colleghi,
>
> La manifestazione contro la Pedemontana che si è tenuta a Brogliano (Vi) sabato 5 luglio scorso, promossa dai comitati cittadini con l'adesione di varie associazioni e forze politiche, ha messo in evidenza la necessità di una seria riflessione dal parte della Regione Veneto sul proseguimento di quell'opera ancora molto contestata.
>
> Ritengo sia doveroso affrontare con i responsabili istituzionali e tecnici lo stato dell'arte del progetto e confrontarsi con gli Enti Locali, i cittadini ed i comitati che da tempo scongiurano la realizzazione di quest'opera, proponendo valide, meno impattanti e costose alternative.
>
> Vari sono anche i ricorsi pendenti in sede giudiziaria ed è per questo che vi propongo di attivare urgentemente un tavolo di discussione e verifica sull'intera opera.
>
> Allego, per una vostra eventuale condivisione, una proposta di Mozione da presentare in Consiglio regionale, la cui discussione potrebbe essere proceduta proprio da un momento di confronto istituzionale nelle commissioni consiliari o in altra forma e modo che riterrete opportuno.
Il Consigliere regionale
Pietrangelo Pettenò
Questa la mozione : MOZIONE N.
FERMARE I LAVORI PER LA REALIZZAZIONE DI QUELL’OPERA INUTILE E DANNOSA CHE SI CHIAMA AUTOSTRADA PEDEMONTANA!
presentata il 03 luglio 2014 dal Consigliere Pettenò,
Il Consiglio regionale del Veneto
Premesso che
Nella Valle dell’Agno la Pedemontana significa:
1. Distruzione della gratuita tangenziale di Montecchio M. (inaugurata nel dicembre 2006) per far posto alla superstrada a pagamento. Il traffico locale sarà ributtato all’interno del paese a meno che non si realizzino le complanari che però significherebbero un serpentone d’asfalto di 10 corsie
2. Per tre volte la Pedemontana sottopassa la provinciale 246 con enormi scavi. Si renderanno necessari complessi e costosi lavori per bloccare e deviare la falda
3. Inquinamento della valle per nuovo traffico di attraversamento. Aumento dei tumori e delle malattie cardiovascolari
4. Espropri, distruzioni di case e di campi, impoverimento di aziende agricole. Perdita di valore delle abitazioni
5. Allagamenti a causa della completa cementificazione del fondo valle (sono previsti 3 nuovi caselli). Bollette stratosferiche per far funzionare le idrovore per asciugare cantine e capannoni
6. Costosi ed impattanti lavori per raccogliere l’acqua che non trova naturali sfoghi. Vedi bacino di laminazione delle rotte del Guà e triplicazione del bacino di Montebello
7. Cementificazione anche con iniezioni di cemento delle risorgive delle Poscole, sito di interesse comunitario (SIC) mentre l’Europa stanzia fondi per la protezione delle risorgive dell’Alto Vicentino, tra le più importanti d’Europa
8. Dispersione del bene prezioso dell’acqua sia per i danni alle falde sia per le gallerie tra la Valle dell’Agno e la Val Leogra che vanno ad interrompere i numerosi percorsi d’acqua sotterranei che alimentano importanti sorgenti (sentire Lorenzo Altissimo direttore del Centro Idrico di Novoledo)
9. Danni enormi al paesaggio
10. Problemi alla viabilità ordinaria in quanto la superstrada è in realtà un’autostrada che divide in due un territorio densamente abitato. Questa considerazione vale per tutti i 95 Km tra Montecchio Maggiore e Spresiano in provincia di Treviso.
Considerato che
Il tratto di superstrada tra Montecchio M. e la Valdastico Nord-A31 costa 750 milioni di euro ma non ha senso poiché esiste già la Valdastico Nord-A31 direttamente collegata all’autostrada A4, mentre gli abitanti della Valle dell’Agno, chiedono invano una bretella tra Canove di Montecchio M. e Cereda di Cornedo perché il traffico locale si svolge principalmente tra Recoaro e Montecchio.
La costruzione della galleria artificiale tra Montecchio Precalcino e Sarcedo, che rappresenta un enorme danno all’ambiente, procedono al rilento, forse con lo scopo di indurre la popolazione alla ineluttabilità di questa ferita che condizionerà la vita della comunità residente nel territorio e quella delle generazioni future.
La possibilità di rivedere il progetto è prevista per “causa di forza maggiore” dagli stessi accordi tra Regione e consorzio di ditte che esegue e gestirà la Pedemontana e un’immediata moratoria dei lavori permetterà di rivedere questo faraonico, costoso, distruttivo progetto.
impegna la Giunta regionale
ad intervenire nelle sedi istituzionali opportune per prevedere l’immediata moratoria dei lavori della superstrada a pagamento Pedemontana Veneta, affinché non si producano ulteriori danni al territorio e non si giunga forzatamente ad un punto di esecuzione dei lavori (o meglio di presunta esecuzione) che induca nel senso comune, come uno slogan e come avvenuto per la realizzazione del c.d. “Sistema Mo.S.E.”, la percezione dell’ineluttabilità della conclusione dell’opera, a prescindere dalle indispensabili valutazioni di merito (ambientali, mobilistiche, socioeconomiche) e dalla effettiva utilità dell’opera.

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